Il Milan dopo Ancelotti
Chelsea-Ancelotti: c'è l'accordo. La notizia, pubblicata dal "Daily Star", trova con il passare delle ore sempre più credito. Roman Abramovich avrebbe finalmente convinto il tecnico rossonero a lasciare il Milan dopo otto anni. Ora la palla passa alla società rossonera. Blindare il tecnico o lasciarlo andare? Questo è il problema. Adriano Galliani, al termine dell'assemblea dei soci, si è mantenuto sul vago, ma ormai è chiaro che solo la volontà della società può evitare che il tecnico prenda la strada di Londra. A conferma dell'indiscrezione, i bookie d'oltremanica, solitamente molto abili nella formulazione delle quote, che bancano Ancelotti sulla panchina dei blues a 1,67. A 2,40 la sua conferma al Milan, mentre qualsiasi altra destinazione pagherebbe 8 contro 1.
IL BILANCIO SENZA CHAMPIONS - Intanto il bilancio fa i conti con la mancata partecipazione in Champions League. L'assemblea dei soci del Milan ha infatti approvato il bilancio del 2008 chiuso con un fatturato di 237.9 milioni di euro e una perdita di 66.8 milioni di euro. Il disavanzo, causato prevalentemente dalla mancata partecipazione al prestigioso torneo europeo. L'amministratore delegato e vice presidente vicario della società rossonera, Adriano Galliani, ha spiegato che "mantenere un organico da Champions League senza farla ha fatto lievitare le perdite" e ha aggiunto che "questa proprietà non ha intenzione di avere perdite di decine di milioni di euro all'anno" come avvenuto nelle ultime due stagioni.
IL MALUMORE DEGLI AZIONISTI - Di fronte a qualche malumore di alcuni piccoli azionisti presenti in assemblea, Galliani ha spiegato che "tutti i tifosi di quasi tutte le squadre in Italia sono scontenti ma non giochiamo così male, altrimenti non saremmo secondi in classifica. C'è una correlazione totale tra fatturati e risultati sportivi e infatti il Milan è secondo in campionato con il secondo budget tra le squadre italiane".
Ancelotti in Nazionale
Crisi o no, mai come in quest'estate potrebbero cambiare gli allenatori in serie A. Soprattutto tra le grandi. Partiamo da una certezza. Al momento l'unica panchina che non avrà sussulti è quella dell'Inter, dove Mourinho è confermato. Cambi, dunque. A cominciare da Juventus e Milan. Il futuro bianconero di Ranieri, nonostante le dichiarazioni di Blanc, è appeso ad un filo. Dopo lasconfitta in Coppa Italia con la Lazio i divorzio sembra certo con Spalletti favorito. Passiamo al Milan. Il secondo posto finale e l'arrivo di due giocatori di primissimo livello potrebbero far continuare il rapporto tra Ancelotti ed i rossoneri, senza dimenticare però che il tecnico ha già una parola presa con il Chelsea. Se verrà mantenuta, Galliani cercherà di portare uno tra Rijkaard, Spalletti, in caso di divorzio dalla Roma, oppure Allegri. Con quest'ultimo nome che appare comunque come una bella scommessa. Altrimenti per Ancelotti sarà ancora Milan. Considerando che proprio nelle ultime ore il tecnico ha dichiarato che rimarrà ancora a Milano. E allora lo scenario che potrebbe aprirsi è un altro. Fare un altro anno con i rossoneri per poi prendere il posto di Marcello Lippi sulla panchina dell'Italia dopo i Mondiali 2010, quando appunto l'attuale ct potrebbe lasciare gli azzurri. La Roma. Quella che sembrava una certezza potrebbe vacillare se verranno confermate le notizie che vogliono Spalletti favorito per la panmchina della Juventus. Ma in questo momento per i giallorossi ci sono altri problemi ben più importanti, come le nuove voci riguardanti un passaggio di società.
Juve-Inter: incroci di mercato
"Io prenderei tutta la vita uno come lui, un giocatore serio, integro ed importante – ha spiegato l'ex giocatore a Napolimagazine - Cruz sa essere decisivo e si allena bene: potrebbe fare la fortuna di qualsiasi allenatore". Pare che anche sul Golfo sia da tempo maturata questa convinzione, tant'è che i partenopei avrebbero deciso di rinunciare a Floccari, destinato al Genoa, per dirottare ogni sforzo sul Jardinero.
Donadoni vorrebbe inoltre affiancargli Palladino. L'attaccante di proprietà della Juve è un pupillo del tecnico e da sempre coltiva il desiderio di giocare a Napoli. Inoltre i discorsi aperti tra Marino e Secco sono diversi, e non riguardano solo Hamisk, ma anche Lavezzi e Santacroce.
Un altro giocatore con un piede sull'uscio è Hernan Crespo. Fernando Hidalgo, procuratore dell'interista e di Milito, ha rivelato alcuni incroci interessanti del prossimo mercato: "Per quanto riguarda Hernan, la Roma è una società che lui ha sempre voluto. Diego, se dovesse lasciare il Genoa, rimarrà in Italia". E' ormai risaputo che il bomber genoano è in cima alla lista dello special one, ma a sentire lo stesso Hidalgo nulla è ancora deciso: "Abbiamo ricevuto molti contatti dalle big, non solo dall'Inter". Anche la Juventus infatti è interessata al giocatore per sostituire un suo connazionale. David Trezeguet è entrato ormai in rotta di collisione con Ranieri e con la società. Grazie anche alle dichiarazioni di Antonio Caliendo, suo agente ed amico. Quest'ultimo ha infatti palesato il malumore del proprio assistito: "Se la Juventus dovesse confermare il tecnico, come ha detto di voler fare, ci sarà qualcosa da rivedere. Sembra che Trezeguet non rientri più nei suoi piani - ha affermato - Si vede da quanto e come lo sta impiegando ultimamente". L'attaccante pretende un posto da titolare che nessuno può garantirgli, stante anche la sua "tenera" età. Verrà dunque ceduto all'estero e si parla sopratutto di Barcellona, Lione e Manchester, sponda City, quali possibili destinazioni. I francesi, per la cronaca, sono fortemente interessati anche a Gilardino, che dal canto suo giura fedeltà ai viola.
Juve e Inter si affrontano anche su un altro terreno: Quagliarella. Ma pare che negli ultimi giorni la Vecchia Signora sia passata in vantaggio, ottenendo addirittura il si di Pozzo. Un incontro a Milano ha poi sancito l'accordo tra Secco e il giocatore. Il direttore sportivo bianconero in realtà era interessato anche a Kwadwo Asamoah, ma l'Udinese ha declinato ogni possibile avance. I friulani sono convinti che il ventenne avrà un futuro radioso e allora preferisco attenderne la piena maturazione per monetizzare compiutamente la fiducia che gli è stata accordata in questa stagione. L'Inter risponde al colpo dei torinesi proiettandosi sul mercato spagnolo. Eto'o e Villa incantano. E ognuno dei due sarebbe la spalla ideale per Ibrahimovic. L'agente Fifa Vincenzo Morabito, ospite a Controcampo, ha confermato: "L'Inter sta monitorando la situazione di Eto'o da tempo e il suo contratto scade nel 2010. Penso che Eto'o possa essere un obiettivo nerazzurro, in alternativa c'è Villa, anche se il Chelsea e il Barcellona si sarebbero mosse con anticipo. Non escludo comunque un arrivo di Eto'o o Tevez". Cruz, Crespo, Adriano, Obinna e Suazo invece lasceranno sicuramente Milano. A sorpresa, e dopo un solo anno, potrebbe fare altrettanto anche Sulley Muntari, che guarda alla Premier, cui si sente calcisticamente più affine, e in particolare al Tottenham. "Sono felice a Milano e mi trovo bene con Mourinho, ma tutti sanno della mia stima per Harry Redknapp - ha dichiarato al sito inglese Skysports il ghanese - Aspettiamo la fine della stagione". Ancora più sorprendente però il prossimo ritorno in Italia di Fabio Cannavaro, ennesimo capitolo della perenne contesa fra Juve e Inter. Il derby d'Italia recupera un vero protagonista
Juve, ecco i nomi del 2010
Ecco, nome per nome, la situazione bianconera per il prossimo mercato estivo.
BUFFON/TREZEGUET - Il rapporto fra il francese e Ranieri, da ambienti vicini ai diretti interessati, possiamo dichiararlo inevitabilmente incrinato. Abbiamo raggiunto direttamente Antonio Caliendo, procuratore della punta transalpina, che ha stigmatizzato il comportamento della allenatore juventino: "Si vede da quanto e come lo sta impiegando ultimamente… Se sarà ancora lui il tecnico, vaglieremo altre strade, decidendo il da farsi su una nuova destinazione, che soddisfi la voglia di giocare del mio assistito (in lizza Barcellona e Manchester City Ndr)". Analizzando di pari passo le situazioni di Trezegol e Buffon, pare chiaro che il portierone resterà almeno un altro anno in bianconero (nell'intento di acciuffare la Champions nel complesso d'una squadra veramente forte), l'attaccante molto probabilmente lo farà l'estate prossima. Questo perché alla Juve servono "soldoni" da reinvestire, per allestire un gruppo che sappia ambire a più obiettivi e il transalpino è uno dei papabili a lasciare l'ombra della Mole, dopo i recenti screzi con Ranieri e le posizioni perse nella gerarchia del reparto offensivo. S'è convinto anche il diretto interessato (vedi le dichiarazioni di Caliendo), che vuole giocare, e segnare, con continuità per evitare il lento declino d'una carriera ricca di goie, ma anche dolori. Non c'è invece fretta per il Gigi Nazionale, il quale ha anch'esso un relativo prezzo di mercato (elevatissimo, supponiamo), come ammesso dai dirigenti bianconeri nei giorni passati. Tutto è comunque prematuro, e al momento non si registrano sirene attorno all'estremo difensore ex Parma. Con il ricavato della cessione di Trezegol, la Juve potrebbe accaparrarsi non più uno, bensì due campionissimi di spessore, capaci di far fare il vero e definitivo salto di qualità alla compagine di Ranieri. I riferimenti sono soprattutto per Silva e Diego, mentre sono meno quotati possibili acquisti di Hamsik oppure Ribery. Desta perplessità l'affare Cassano.
HAMSIK/RIBERY - Sono i due sogni impossibili della Juventus che cerca l'assalto ai titoli più pregiati per la prossima stagione. I dirigenti juventini hanno già sondato il terreno per entrambi i calciatori, ma per ora hanno visto pochi spiragli di luce. Chissà se a stagione finita potrebbe cambiare qualcosa… Il transalpino certamente lascerà il Bayern di Toni (ormai netti i contrasti con la proprietà), mentre lo slovacco di Donadoni brancola nel buio, ancora indeciso sul da farsi. Il diesse Secco in giugno farà un altro tentativo, nella speranza che qualcosa cambi, magari inserendo nella trattativa Palladino e Criscito, come ipotizzato dal patron Cobolli Gigli: "Non è un segreto la nostra stima per il napoletano, ma se il Napoli non intende cederlo ce ne faremmo una ragione (nette le parole di Marino, che ha blindato anche Santacroce Ndr), rivolgendo le nostre attenzioni ad altri campioni". Più o meno la stessa situazione per Ribery, sul quale però s'è già scatenata una asta pericolosa per i bianconeri, con il Barcellona in primissima linea. E il prezzo, ovviamente, è lievitato, con i blaugrana già pronti a metter sul piatto circa 30 milioni di euro. Il forte esterno francese, già pronto a mollare la terra teutonica, gongola e nel frattempo ha prolungato il contratto personale di sponsorizzazione con la "sua" Nike, la quale senza coprirsi troppo spinge anch'essa per un passaggio a un club sponsorizzato in proprio invece che dal principale concorrente (Adidas appunto, sponsor dei bavaresi). L'asta è aperta (improbabile uno scambio con Buffon), ma la concorrenza per le casse juventine è quanto mai proibitiva.
DIEGO - Il brasiliano pensa solo al Werder sino al giugno ("Non so a che punto è la trattativa, ne riparleremo più avanti ha dichiarato"), ma gli ultimi dieci giorni hanno rappresentato uno snodo importante per la trattativa riguardante il calciatore classe 1985. A Torino sono arrivati Djar, padre di Diego, e Giacomo Petralito, agente Fifa e principale intermediario per un possibile trasferimento. Si sono compiuti importanti e rilevanti passi avanti, con le parti in causa che hanno ribadito l'interesse reciproco per una soluzione positiva, voluta fortemente da tutti i diretti interessati. Papà Diego ha messo in tasca quelle che sono le possibili mosse della Juventus (c'è stato anche il via libera tattico di Ranieri), in attesa di sentire anche la controparte tedesca, che incontrerà a giorni (come dichiarato da lui stesso). Juve e Werder, invece, si incontreranno solo al termine della stagione e la fine di giugno potrebbe essere finalmente il momento propizio. Le parole di Djair Ribas da Cunha tranquillizzano i tifosi juventini: "Forse ci siamo. La mia sensazione è che questa volta la Juve faccia sul serio. L'interesse per Diego c'è, ma ne sapremo molto di più a fine mese". Il padre punta a fare gli interessi del figlio, che da sempre spinge, sottobanco, per un passaggio alla Juventus, squadra che risponde alle sue richieste, ovvero di club blasonato e già certo della partecipazione alla Champions League. Se sull'asse Torino-Brema non ci saranno clamorosi ribaltoni, l'affare si farà.
NEDVED/SILVA - Per l'assalto all'asso spagnolo, la Juventus ha "sotto il cuscino" almeno 18 milioni di euro da proporre, ma il Valencia non considera ancora sufficiente l'offerta che comunque sarà trattata ancora un po' dai dirigenti juventini: "Nessun nostro campione sarà svenduto" ha affermato il vicepresidente del Valencia, Fernando Gomez "alcuni sondaggi ci sono stati, ma noi aspettiamo ancora e non avremo problemi a ricevere proposte". La base d'asta s'aggira sui 25 milioni, anche se sarà ovviamente abbassata, trovando un compromesso per un cifra leggermente minore. Nel frattempo l'approdo del valenciano sotto la Mole, sembra apparentemente essere legato alla scelta se proseguire, o meno, con i colori bianconeri di Nedved. Ma, stando a qualche discrezione, non bisogna esserne così certi. Il ceco, come ampiamente risaputo, ha dichiarato ad inizio marzo il suo addio al mondo del pallone, ma potrebbe tornare sui suoi passi, come già ci ha abituato in passato. Per ora tutto tace, ma l'ex Lazio forse rimarrà ancora un altro anno alla corte di Ranieri, anche se a mezzo servizio visto che gli anni si fanno sentire e le ginocchia non sono più quelle d'una volta. In casa bianconera si dicono ben contenti di tenere ancora per una stagione colui che vinse il Pallone d'oro nel 2003, ma il progetto Juve deve andare avanti e, per quel salto di qualità necessario, oltre a un Nedved "limited edition" (che proverà per l'ennesima volta, con un gruppo ancora più forte di quello di quest'anno, a dare l'assalto alla agognata Champions), servirà un sostituto di primissimo livello. David Silva, appunto. Lo spagnolo campione d'Europa è in cima al taccuino di Secco e soci, che già hanno battuto il terreno con il Valencia (sempre in preda a una profonda crisi societaria) e sono pronti all'assalto, fissato per luglio prossimo.
CASSANO/GIOVINCO - Il talento di Bari Vecchia continua a orbitare nei dintorni bianconeri. In casa Samp non s'espongono più di tanto, rimandando tutto a fine stagione, così come in casa bianconera, dove il fantasista pugliese però interessa tanto. Eccome se interessa. Negli ultimi giorni, purché l'affare vada in porto, è stato tirato in ballo anche Sebastian Giovinco, come probabile contropartita tecnica per facilitare l'acquisto di quello che potrebbe essere il post Del Piero. Qualcuno però storce il naso, a partire dal manager del giocatore Claudio Pasqualin, il quale ha prontamente chiarito: "Non mi risulta affatto questa ipotesi, la Juve non ce ne ha parlato. Forse non e' solo una ipotesi quella di Cassano alla Juventus, ma che ci sia di mezzo Giovinco e' assolutamente un'invenzione". Tutte frottole, quindi, ma logicamente la Formica Atomica sarebbe gradita a mister Mazzarri, così come al d.g Marotta, già dettosi pronto a intavolare possibili trattative nel prossimo mercato estivo. Nella rincorsa a Cassano è proprio la Juve la prima scelta, la prima "papabile" a poterlo accogliere. Tanto che il procuratore dell'ex Roma e Real Madrid, Bozzo, avrebbe avviato dei contatti con un'agenzia immobiliare di Chivasso per trovare casa al giocatore nella "prima cintura" di Torino. Segnali fondamentali, delicati per colui che è visto come il dopo Del Piero, come la pedina più giusta per voltare e aprire una nuova pagina della lunghissima storia bianconera. Molto probabilmente, dopo aver tappato il buco sull'esterno sinistro (visto l'addio di Nedved), la dirigenza di corso Ferraris si butterà a capofitto sull'affarone riguardante il barese, che proprio in questo scorcio di stagione ha finalmente trovato l'ariete da rifornire, quel Pazzini che concretizza al massimo le sue ripetute genialate nell'arco dei 90'. In soldoni, passando all'aspetto economico, la clausola rescissoria consente a Cassano di liberarsi per 20 milioni, ma l'unica cosa sicura è che 4,5 dovranno essere girati dalla Sampdoria al Real Madrid. Poi servirà l'indubbio sforzo economico di Secco e colleghi, che hanno la vera di occasione di poter fare finalmente breccia nel cuore dei tifosi juventini, fin qui piuttosto scettici sull'operato dirigenziale.
Napoli, ecco i problemi
Strano ma vero, ora a Napoli va a finire che sotto accusa ci finisce Roberto Donadoni, che con questa grave crisi, con questo campionato umiliante, centra come un cavolo a merenda. L'unica colpa del bergamasco è stata il coraggio di accollarsi una nave alla deriva in corso d'opera, senza aspettare la fine della stagione per lavorare con del materiale da lui scelto. Trovo strano che alcuni miei colleghi, sempre molto teneri con Reja, cerchino invece il pelo nell'uovo nel valutare il Napoli griffato Donadoni. Si affannano a difendere il "povero" trainer goriziano, dimenticando che l'ex allenatore azzurro ha accettato senza batter ciglio l'assurda campagna acquisti estiva partenopea avallando in toto le ancor più assurde scelte di gennaio. Poteva anche dimettersi, per esempio, al momento dell'acquisto di Datolo, totalmente inutile alla causa; al contrario, pur di non rinunciare al suo lauto stipendio, ha preferito accettare senza la minima obiezione. State pur certi che il signor Donadoni questo non lo farà: il Napoli che vedremo dal prossimo ritiro sarà ad immagine e somiglianza del nuovo mister, tanto diplomatico davanti ai microfoni quanto risoluto e categorico con dirigenti e proprietari del club in cui lavora.
Il Real vuole Zapata
Dopo un inizio di stagione al di sotto dei suoi livelli standard, condizionato anche da un grave infortunio che ne ha pregiudicato la preparazione estiva, Cristian Zapata (21) sta tornando quel difensore affidabile, tanto apprezzato da diversi grandi club italiani. Ora, sul colombiano dell'Udinese sembra essere piombato il Real Madrid, alla ricerca di facce nuove per iniziare il nuovo corso, sotto la presidenza di Florentino Perez. Gli spagnoli hanno fatto osservare già diverse volte il centrale bianconero e si parla anche di un'offerta superiore ai 12 milioni di euro per riuscire a portarlo al Bernabeu.
La conferma: Cannavaro alla Juve
Tutto vero. Fabio Cannavaro è pronto a indossare di nuovo la maglia della Juve. La conferma arriva da Gaetano Fedele, agente del 36enne capitano della Nazionale in scadenza di contratto con il Real Madrid, già in bianconero dal 2004 al 2006. "Sui giornali si è letto di un contatto fra il Real e la Juve. La trattativa è sicuramente a buon punto, esiste e la si sta valutando, poi i dirigenti della Juve possono essere più chiari. Questa sarà con tutta probabilità la settimana decisiva". TELENOVELA NAPOLI - Prima della Juve, si era parlato di un possibile trasferimento di Cannavaro al Napoli, la squadra della sua città dove ha mosso i primi passi nel calcio che conta: "E' stata una telenovela, che si è chiusa. Anzi diciamo che non è mai stata aperta - continua Fedele -. Fabio aveva manifestato questo desiderio e la sua idea più volte, ma il presidente interpellato ha dichiarato che i giocatori di una certa età in difesa non li prendono perché esiste un progetto. Probabilmente il Napoli ha un progetto a lungo termine, sicuramente club come la Juve che hanno bisogno di qualcosa in più nell'immediato devono puntare su giocatori di sicuro affidamento". FUTURO BIANCONERO - Cannavaro sarebbe felice di tornare alla Juve: ''Certamente - continua ancora il procuratore del capitano azzurro - fa piacere l'interessamento di un grande club come la Juve, è chiaro che il possibile ritorno in Italia non lo fa rimanere indifferente. Lui sta cercando di dare continuità ad una carriera gloriosa, e proseguire in un club di primaria importanza era il suo desiderio". Si è parlato anche di un possibile posto da dirigente nella società bianconera al termine della carriera agonistica. "Se ne è parlato in termini di disponibilità, sicuramente la trattativa è ancora in una fase iniziale. Adesso non è corretto parlare di cifre. Si è parlato di una decurtazione importante da parte di Fabio. L'offerta della Juve è la più importante e affascinante, poi con calma si vedrà".
OFFERTE EUROPEE - Offerte per Cannavaro sono arrivate anche da altri grandi club europei. "Sì, dall'Inghilterra, dalla Russia e inizialmente dal Bayern Monaco. Insomma da quattro mesi a questa parte sono arrivate parecchie proposte, d'altronde un giocatore come Fabio in scadenza di contratto fa gola a tanti. Si sono fatte avanti, poi si fa la scelta finale nei tempi debiti. Come dicevo prima, questa settimana qualcosa avverrà".Fonte La Repubblica
Le pagelle della 32esima
Ecco le pagelle della serie A dopo le gare della 32ª giornata.
Una questione d'onore
Il primo gol incassato a Genova sabato sera è irregolare (per il fischio di Rocchi prima che venga calciato da Thiago Motta il pallone, poi entrato in rete), ma la Juventus ha deciso di non presentare alcuna riserva scritta. Lo conferma il presidente Giovanni Cobolli Gigli, spiegando anche la posizione della società. "Siamo convinti che le partite si debbano vincere sul campo - dichiara il numero uno bianconero al suo arrivo in Lega calcio, a Milano, per l'assemblea informale - e, anche se in questo caso l'errore arbitrale era evidente, non sarebbe stato producente. Noi dobbiamo vincere sul campo, anche se a volte ci sono arbitraggi che non ci aiutano".
Forse però i tifosi della Vecchia Signora vorrebbero una dirigenza un po' più forte, che si faccia sentire di più anche nei confronti del Palazzo.
"Anche se sarebbe il caso che io mi astenessi dal giudizio - la replica di Cobolli Gigli - credo non sia necessario urlare e dire parolacce per farsi capire. Si può anche parlare con voce normale, anche se qualche volta capita pure a me di sbattere i pugni sul tavolo. Penso che parlando in maniera normale si possa essere considerati più che essendo violenti. E' meglio essere autorevoli, cosa che non dico di essere ma alla quale aspiro, che essere aggressivi".
Inevitabile che, a pochi giorni dal testa a testa con l'Inter capolista di Mourinho, il presidente della Juventus si pronunci sul derby d'Italia. "E' una gara molto difficile, certamente complicata. Ci mancherà anche qualche giocatore importante per squalifica e qualcuno che non recupererà. E' una sfida che io come tifoso e la società sentiamo veramente molto e al di là dei punti ci giocheremo la faccia e l'onore", sottolinea Cobolli Gigli. Il quale, però, ammette di non credere più alla possibilità del titolo tricolore. "Lo scudetto? E' una chimera, ancora possibile solo matematicamente. Il secondo posto è estremamente importante e dobbiamo fare di tutto per difenderlo: la Juve lo vuole più del Milan".
Inoltre il numero uno bianconero non vuol sentire parlare di rapporto tormentato fra Del Piero e Ranieri o di dissidi. Uno dei due è di troppo? "No, credo che non sia possibile. Se mai hanno avuto qualcosa da dirsi, lo hanno chiarito parlando tra loro, come succede tra veri uomini".
Come Blanc, anche Cobolli Gigli infine ribadisce fiducia al tecnico.
"Le parole di Blanc sono il pensiero dell'intero consiglio di amministrazione: ha parlato anche di progetti a medio e lungo termine ai quali credo particolarmente perché per ottenere successi bisogna investire nel tempo. Intanto - conclude il presidente bianconero - mi auspico di chiudere l'anno vincendo la coppa Italia e difendendo il secondo posto".
Vicini all'impresa
Non è stata la partita perfetta che aveva invocato Pasquale Marino, ma c'è mancato davvero poco. L'Udinese esce dalla Coppa Uefa dopo una prova gagliarda, con occasioni da gol a ripetizione e gol da cineteca: il premio, gradito quanto magro rispetto all'impegno profuso, è il sostegno continuo (a tratti assordante) del pubblico friulano. Decisivi gli episodi e ancora una volta il brasiliano Diego. Non si era allenato, a lungo un suo forfait era parso scontato; invece Diego ha giocato, per tutti i novanta minuti e la sua presenza si è rivelata decisiva.
AVVIO DA GRANDE - Quando c'è da recuperare un risultato negativo è necessario segnare subito, per non cadere nella frustrazione: al quarto d'ora la saetta di Inler dimostra che il miracolo è possibile. Non si arresta la pressione bianconera ma un erroraccio di Zapata apre la strada a Diego per l'1-1; due minuti dopo, però, Quagliarella si fa perdonare i troppi pallonetti sbagliati all'andata e brucia Wiese in uscita. Galvanizzato dalla rete, il bomber di Castellammare di Stabia inventa un altro colpo dei suoi: una sua girata acrobatica dal limite rovescia il risultato dell'andata.
UN'ALTRA PARTITA - A inizio ripresa si riparte da zero: l'Udinese riparte a testa bassa e sfiora il gol ancora con Quagliarella ma a passare è ancora il Werder. Al quarto d'ora la traversa dice di no a Hugo Almeida ma sulla respinta c'è il solito Diego per la zuccata vincente, quella che vale la semifinale. Un palo colpito da Asamoah da fuori area precede l'assegnazione (generosa) di un rigore agli ospiti: Handanovic ci mette del suo e respinge la conclusione di Diego ma sul successivo corner non può nulla sulla deviazione sotto misura di Pizarro.
BIANCONERI SEMPRE IN GARA - Pur ormai fuori dal discorso qualificazione, l'Udinese spende ogni singola goccia di sudore per portare a casa almeno la vittoria parziale: Quagliarella è trascinante in campo ma è il finalizzatore di una squadra che stasera ha dato tutto il meglio del suo repertorio. Il palo di Domizzi in pieno recupero sottolinea ancora la sfortuna dei bianconeri che, non dimentichiamolo, hanno sfiorato l'impresa pur senza la stella Totò Di Natale. Il 3-3, però, non si schioderà più. L'applauso del Friuli forse vale quanto una semifinale ma contro l'Amburgo ci andrà il Werder Brema.
Avanti con il minimo
OPORTO - Con una prova di forza il Manchester United campione in carica coglie una vittoria fondamentale (0-1) ad Oporto ed approda alle semifinali di Champions League rimediando al 2-2 dell'andata. Un successo che assume ancora più importanza se si pensa che mai il Porto aveva perso con una formazione inglese in 12 precedenti ufficiali. Il Manchester impiega appena 6' per riprendersi la qualificazione: a sbloccare il risultato ci pensa il solito Cristiano Ronaldo con un destro terrificante da quasi 40 metri che si infila a fil di palo a mezza altezza alla destra di Helton. La reazione del Porto è affidata soprattutto al difensore Bruno Alves che spaventa van der Sar prima (20') con una punizione di poco a lato e poi (41') con un colpo di testa a fil di palo. Il Manchester non si chiude e prima della fine del tempo sfiora il raddoppio con Giggs (tiro bloccato da Helton al 30') e Vidic che da due passi manca (43') la deviazione vincente su torre di O'Shea.
Nella ripresa il Porto stringe i tempi e per quattro volte va vicino al pari, con un sinistro di Raul Meireles (48'), con una punizione di Hulk (58'), con un colpo di testa di Rolando (78') di poco alto su un'uscita a vuoto di van der Sar e, infine, con una rovesciata fuori di poco di Farias (81'). Nel finale i lusitani si sbilanciano e per poco non rischiano il raddoppio sulle conclusioni in contropiede di Rooney, Nani e Ronaldo. Lo 0-1 comunque basta al Manchester che entra così in semifinale nella massima competizione europea per il 3° anno consecutivo.
LONDRA - L'Arsenal vola in semifinale senza patemi, dimostrando anche nel ritorno a Londra di essere squadra ben più solida ed organizzata del Villarreal, travolto con un secco 3-0. La squadra di Wenger parte forte e, dopo un sinistro di van Persie, sblocca il risultato al 10' con Walcott che, smarcato in area da un tacco di Fabregas, salta Diego Lopez in uscita con un morbido pallonetto di destro in diagonale. Sulle ali dell'entusiasmo i 'Gunners' insistono e sfiorano il gol in altre due circostanze, con una punizione di van Persie (28') e con un colpo di testa di Adebayor (29'), salvato sulla linea, a Diego Lopez battuto, da Gonzalo Rodriguez. Il Villarreal fatica a farsi vedere dalle parti di Fabianski e per annotare il primo pericolo bisogna attendere il recupero del primo tempo: Godin svetta di testa su un angolo di Pires e sfiora di un nulla la traversa.
Nella ripresa il Villarreal si sbilancia e, al 60', è punito da Adebayor che mette al sicuro la qualificazione con un pregevole esterno destro in diagonale su lancio di van Persie. Gli spagnoli perdono la testa e al 69', dopo essere rimasti in 10 per l'espulsione per proteste di Eguren, incassano il 3-0 da van Persie che trasforma un rigore concesso dall'arbitro Stark per un fallo di Godin su Walcott. Il finale diventa una passerella per i Gunners che possono così festeggiare il ritorno in semifinale dopo tre anni.
Lippi chiude a Cassano
Marcello Lippi non ha alcuna intenzione di aprire le porte della nazionale ad Antonio Cassano. In un' intervista concessa a Sky Sport il Ct azzurro ha spiegato la sua decisione per motivi "psico-tecnici". Una spiegazione che sembrerebbe spegnere ogni speranza al talento barese malgrado Lippi gli conceda ancora un piccolo spiraglio: "Cassano deve continuare a giocare come sa. Poi, quando io farò le scelte, se per caso non ci sarà, non deve pensare assolutamente che io abbia qualche motivo particolare nè con lui, nè con nessuno. Sono semplicemente convinzioni mie psico-tecniche", ha ribadito.
NO A TROPPI ORIUNDI - In azzurro, invece, potrebbero presto sbarcare Amauri e Thiago Motta anche se Lippi per ora glissa: "Quando Amauri avrà il doppio passaporto, vedremo. Motta si è già proposto, dicendosi disponibile a giocare con noi. Così come lo hanno fatto Ledesma e Taddei. Fa piacere anche se deve essere chiaro che non vogliamo fare una nazionale di oriundi. Ci sono tanti buoni giocatori in Italia".
TOTTI, ADDIO DEFINITIVO - Uno di questi è sicuramente Francesco Totti il cui capitolo in azzurro non sembra però destinato a riaprirsi: "Ha abbandonato, gli è costato tanto, bisogna rispettare la sua scelta", dice Lippi. "Lui - prosegue - ha detto che se un giorno ci fosse bisogno tornerebbe. Abbiamo un rapporto talmente bello si renderebbe disponibile. Questa è una cosa che mi ha fatto molto piacere però non credo proprio che succederà".
ASPETTANDO GATTUSO - L'Italia si prepara alla Confederations Cup, in programma a giugno in Sudafrica. "Andrà il gruppo che ha lavorato negli ultimi mesi. Spero, ovviamente, di recuperare qualche giocatore che ultimamente ha partecipato poco come Camoranesi e Gattuso", dice Lippi. Il centrocampista del Milan sta recuperando da un grave infortunio: "Se lui giocherà qualche partita nel mese di maggio, perché no? Magari non potrà giocare tutte le partite ma l'esperienza di Gattuso nel gruppo sarà importante lo stesso".
MIX TRA GIOVANI E CAMPIONI - L'obiettivo di Lippi, ovviamente, è presentarsi con una squadra competitiva ai Mondiali del 2010. "La ricostruzione passa attraverso 2 anni nei quali dobbiamo cercare di fare ovviamente la cosa più importante", dice riferendosi alla qualificazione da centrare. "Siamo messi abbastanza bene ma dovremo lottare e ce la dovremo sudare", aggiunge riferendosi alla classifica del Gruppo 8 che gli azzurri guidano con 2 punti di vantaggio sull'Eire di Giovanni Trapattoni. L'ossatura della squadra sarà sempre costituita dai campioni del mondo del 2006: "Piano piano stiamo ricostruendo qualcosa, tenendo conto anche della carta d'identità di qualche giocatore straordinario di Germania 2006: bisogna stare molto attenti a lasciarli troppo precocemente per strada, bisogna accompagnarli, loro devono capire qual è il loro ruolo", dice il ct. "I veterani possono essere importantissimi in questo periodo e magari capire che tra un anno possono maturare i giovani".
MACHEDA PUO' ATTENDERE - E a proposito di giovani anche a Lippi non è sfuggito l' esordio eclatante del giovane Federico Macheda con la maglia del Manchester United: 2 gol in 2 spezzoni di partita. "Macheda è già in un elenco di giovani che sono andati a giocare all'estero e che seguirò con attenzione", dice il CT. "Certo è che non è che se uno fa una partita e un gol deve essere subito convocato in nazionale...". Come dire per ora aspetterà. Poi magari farà la sua bella trafila passando per l' U. 21 di Casiraghi. Un' opinione che non convince i bookmaker inglesi che reputano piuttosto probabile che il talento romano vada ai Mondiali. Tant'è vero che lo offrono appena a 2,65.
INTER, SCUDETTO MERITATO - Non c'è più quota, invece, per lo scudetto 2009 all' Inter. E anche Marcello Lippi incorona definitivamente i nerazzurri: " L'Inter ha ampiamente meritato lo scudetto". sottolinea. "Sono 3 stagioni che è la squadra più forte in Italia. L'anno scorso gli ha tenuto testa solo la Roma. In questi anni la società nerazzurra ha costruito una squadra importante e forte. Mourinho ha fatto rendere la squadra in maniera sufficiente per vincere il campionato, come ha fatto anche Mancini nelle stagioni precedenti. Invece a livello internazionale gli manca ancora qualcosa. Probabilmente una cavalcata importante che gli faccia raggiungere l'autostima sufficiente", conclude.
Juve, Spalletti per Ranieri?
La Juventus è piena di dubbi e i dubbi scatenano pensieri e i pensieri suggeriscono idee e tra le idee fioriscono nomi: l'ultimo è Luciano Spalletti, il possibile successore di Claudio Ranieri sulla panchina juventina. L'inattesa piega che ha preso la stagione bianconera, oramai declinante verso un "normale" secondo posto (e sarebbe la migliore delle ipotesi), sta tormentando il club bianconero a ogni livello. Le certezze maturate durante l'inverno, quando i dirigenti erano convinti di avere per le mani una squadra già ampiamente competitiva e bisognosa solamente di un grande rinforzo (che con ogni probabilità sarà Diego) e di qualche lieve correzione, si stanno sbriciolando di fronte ai gol che incassa la difesa, all'involuzione nel gioco, ai punti lasciati per strada e al rendimento scadente di molti giocatori, soprattutto quelli dal nome più celebre.
Ha dubbi Ranieri, che per la verità aveva sempre avvertito la necessità di irrobustire sensibilmente un gruppo di cui, anche nel momenti migliori, aveva tracciato i limiti oggettivi. Fino a qualche settimana fa, però, aveva in pugno una situazione che adesso gli sta invece sfuggendo di mano: schemi, modulo e preparazione delle partite restano gli stessi, eppure la squadra non applica più le indicazioni del tecnico con lo stessa giudiziosa attenzione di prima. Il terzo gol incassato a Marassi è emblematico, con la linea difensiva piazzata a centrocampo: "Mi chiedo perché, io non avevo detto di salire", rimuginava sabato sera il tecnico di fronte all'involuzione di una squadra peggiorata con il ritorno degli ex convalescenti. Quando le scelte erano ridotte, le cose funzionavano meglio: "Abbiamo perso l'assetto".
Ha dubbi la società, unita nell'analisi del problema ma divisa nella ricerca della soluzione. C'è chi ha perplessità sui veterani, al punto che ormai nessuno - non Buffon, non Camoranesi non Trezeguet- è più considerato incedibile. Anzi. Ma sono sempre più numerosi i punti negativi rovesciati addosso a Ranieri che, nonostante il lavoro eccellente svolto in condizioni di oggettiva difficoltà, a questo punto rischia di giocarsi il posto in Coppa Italia, l'ultimo obiettivo rimasto a portata di mano. Il 22 aprile ci sarà la semifinale di ritorno con la Lazio (che a Roma vinse 2-1): un'eliminazione sarebbe fatale al tecnico, giù indebolito - almeno agli occhi della squadra - dall'inopportuna cena organizzata la settimana scorsa tra Blanc e Lippi, l'uomo del 2010, se non come tecnico almeno come dirigente. Ma se l'annata continuasse sulla falsariga delle ultime due settimane, a Ranieri non verrebbe consentito di rispettare il contratto in scadenza tra quattordici mesi. Di sicuro, in società hanno già cominciato a ragionare su eventuali alternative per non farsi trovare impreparati, almeno stavolta, di fronte alla necessità di un cambiamento non preventivato ed è così che si arrivati a Spalletti: piace da molto tempo, anche a Torino si sono accorti del logorìo del suo rapporto con la Roma e sulla sua figura, almeno su quella, ci sarebbe identità di vedute. Dissentirebbe solo Ranieri, a quel punto.
Bologna, ecco Papadopulo
E' ufficiale. Il Bologna ha esonerato Sinisa Mihajlovic. Il nuovo tecnico dei rossoblù è Giuseppe Papadopulo. Alle 14, a Casteldebole, la presentazione.
VIA SINISA - Mihajlovic ha pagato a caro prezzo la pesante sconfitta casalinga (1-4) di sabato scorso contro il Siena (la quarta consecutiva, la nona nelle ultime 12 giornate), che ha fatto precipitare i rossoblù al terz'ultimo posto in classifica. Il tecnico serbo era arrivato in Emilia a novembre dello scorso anno al posto di Daniele Arrigoni. Dopo un ottimo inizio (nove risultati utili consecutivi) che aveva portato il Bologna fuori dalla zona a rischio, la formazione emiliana ha attraversato un momento no (tre sconfitte a febbraio) prima di tornare al successo contro la Sampdoria (a inizio marzo). Le ultime quattro sconfitte (due in casa con Cagliari e Siena) hanno fatto precipitare la situazione e convinto la società a cambiare.
ARRIVA IL PAPA - La scelta è caduta su Giuseppe Papadopulo, 61 anni, specialista in salvezze, fermo dallo scorso giugno dopo aver portato il Lecce in serie A. A lui la famiglia Menarini ha affidato il compito di salvare il Bologna nell'anno del centenario della società.
DECIMO CAMBIO - L'esonero di Mihajlovic rappresenta il decimo cambio in panchina in serie A dall'inizio del campionato, il secondo della società rossoblù. In precedenza avevano cambiato guida tecnica Palermo, Chievo, Torino (due volte), Reggina (due volte), Lecce, Napoli.
Il Lione vuole Rosina
Il Torino rischia di perdere Alessandro Rosina (24). Soprattutto nel caso in cui i granata dovessero retrocedere, il primo a partire sarebbe proprio il fantasista ex Parma, in rotta con il club e in particolare con Cairo. Verso quale destinazione? Si parla di un forte interessamento del Lione che sarebbe pronto ad investire una cifra vicina ai 10 milioni di euro per portare Rosina in Francia, a far compagnia a Fabio Grosso. Il tecnico dei francesi, Claude Puel, vede nel giocatore granata un futuro campione e vuole averlo a tutti i costi a sua disposizione per il prossimo anno, per poterlo utilizzare alle spalle di Benzema per formare una coppia imprevedibile e concreta allo stesso tempo.
Barça sublime, ma il Chelsea...
Primi importanti verdetti nei quarti di finale di Champions League. Il Barcellona stende, con un perentorio 4 a 0, il Bayern di Luca Toni; il Chelsea fa il colpaccio ad Anfield, superando 3 a 1 i padroni di casa del Liverpool.
Adriano: "Quante falsità"
Avete visto quante cose dicono di me? Persino che sono morto. Adriano lo dice ad un intervistatore brasiliano come se tutto fosse normale, come se non dovesse essere in Italia già da una settimana, come se la stessa fidanzata (o ex-fidanzata) non avesse detto di lui solo ieri che è un caso perduto.
E invece Adriano appare oggi per la prima volta in alcune immagini della TV Terra con l'aria di chi si stupisce di aver creato tanta confusione e non capisce perchè la gente parla tanto di lui: "Io sto bene, sto a casa dalla mia mamma, con la mia famiglia". Tutto a posto quindi, sono gli altri che si inventano chissà che. Ha persino negato problemi con la fidanzata Joana Machado, che da parte sua dice di averlo lasciato perchè non ce la faceva più.
Gli amici più stretti del fuoriclasse lo hanno "blindato" tutti questi giorni per evitare qualsiasi contatto con la stampa. La madre di Adriano, Rosilda, si lascia andare ad uno sfogo: "Pregate per lui. Quello che avevo da dire a lui e ad altre persone io l'ho già detto". E sembra che parli di un figlio discolo a scuola, e dei suoi compagni scapestrati. Rosilda si aggrappa alla fede, e ha chiesto al figlio monello almeno di passare la domenica di Pasqua con lei.
Persino Carlos Alberto Parreira, ct della Selecao nei mondiali del 2006 ("quando Adriano era il miglior attaccante del mondo"), si dice angustiato per il suo protetto. "Sono preoccupato per l'uomo, per l'essere umano - ha detto oggi il tecnico alla Sportv brasiliana - E' un problema personale, che deve essere curato, trattato a dovere. Non ho dubbi che continui ad essere un giocatore eccezionale, ma deve rispondere, è da lui stesso che deve cominciare il ricupero". Secondo la stampa brasiliana, infine, Adriano dovrebbe tornare in Italia all'inizio della prossima settimana.
Si ferma la serie B
È stata rinviata dalla Lega Calcio la 35ª giornata del campionato di serie B prevista per venerdì, giorno in cui è stato proclamato il lutto nazionale e si svolgeranno i funerali solenni per le vittime del terremoto in Abruzzo. Le partite verranno disputate martedì 14 aprile alle ore 19.
I nodi della Juve
Del Piero faro part-time: sbagliato rimandare Cassano. Nedved senza eredi, l'unico è stato bruciato dalla piazza.
Da Alex a Stankovic, tutti i nodi-Juve.
Il talento non si discute, ma a 35 anni bisogna guardare avanti.
La Juventus, seconda in Italia, ha raccolto 63 punti in trenta partite, cinque in più di un anno fa. Il Liverpool, secondo in Premier, «appena» 67 in trentuno. E poiché il Liverpool è il Liverpool, inutile barare: il livello medio del nostro campionato è modesto. L’analisi del dopo Pellissier non può non partire da questo dato. I rischi sono due: far finta di niente, far finta di troppo. Poteva fare di più, calcolando infortuni e variabili assortite, la squadra avvicendata dal 31 agosto a domenica? No. Poteva essere migliore, visti i quattrini investiti? Sì. In attesa del nuovo stadio, e delle sue ricchezze, le idee non conteranno meno dei soldi. Le idee e la chiarezza d’intenti. Dalla politica dei «normali ma molti» urge passare ai «pochi ma ottimi».
Dirigenti
Jean-Claude Blanc è amministratore delegato e direttore generale. Si tenga la prima carica e lasci la seconda. Serve un referente tecnico in grado di accompagnare il lavoro di Alessio Secco. Ce n’erano due: Bettega, ufficioso, e Tardelli, ufficiale. Troppi. Ma da due a zero è forse peggio.
Allenatore
Il contratto di Ranieri scade il 30 giugno 2010. La proprietà ha deciso di rispettarlo. Strano destino, il suo: quando la Juve vince, merito di Del Piero tutor; quando perde o pareggia, colpa sua. Peccato originale del mister, aver scartato Xabi Alonso e spinto per Poulsen. Non è poco, non è tutto. Come insegnano fin dall’asilo, è la società forte a fare forte l’allenatore. Piano piano, i lasciti tecnici della Triade si stanno esaurendo. Cruciale sarà il prossimo mercato: capiremo quale Juve la Juve vorrà essere. Con Ibrahimovic, era prima e l’Inter terza; senza, la gerarchia si è rovesciata. A buon intenditor.
Vecchia guardia
Il nodo dei nodi rimane Del Piero. Il 9 novembre compirà 35 anni. In discussione non ci sono né la classe, enorme, né la gratitudine, eterna. Se mai, l’età e il logorìo. I tifosi cominciano a dividersi: chi lo vorrebbe sempre, a prescindere, e chi dosato. Buona la seconda, nella speranza che accetti il ruolo di leader: non già dimezzato, ma meno impiegato. A chi scrive, piace la scommessa Cassano, 27 anni a luglio. Subito, però. Non dopo i Mondiali, ai quali aspirano entrambi. E non in cambio di Giovinco. Capitolo Buffon: di fronte a un’offertissima, si tratta; per il resto, magari tutti i problemi della Juve fossero Buffon, o il suo rendimento, non più galattico ma nemmeno banale. In Nazionale, sbaglio o ci aveva salvato sia in Montenegro che a Bari? Per il dopo Nedved, inutile inseguire un altro Nedved. Non esiste. L’elemento che più gli assomiglia, Stankovic, fu bocciato dalla piazza: complimenti. David Silva, Hamsik, Guberti: significa ricominciare da un modello diverso. Il reparto che, per paradosso, potrebbe restare tale quale, è l’attacco: Amauri, Del Piero, Iaquinta, Trezeguet (a patto che non venga ceduto per far cassa), Giovinco. A proposito: se credo in Giovinco, classe 1987, non corro dietro a Diego, ma alla Juve ci credono sul serio?
Esigenze
Alle spalle di Camoranesi, c’è Marchionni. I reparti che sollecitano i restauri più radicali sono difesa e centrocampo. Detto che la caccia generalizzata a Mexes dà la misura di una categoria di centrali non proprio eccelsa, la rosa pullula di mediani, uno dei quali, Sissoko, è diventato fondamentale. Ma neppure Sissoko è il regista che manca. Lo sarebbe stato uno Zanetti integro, versione 2007-2008, o lo Xabi Alonso corteggiato e poi frettolosamente scartato. La Juve non gioca peggio dell’Inter, che con Ibra e Vieira molto la ricorda: ha solo meno talento nei settori nevralgici, soprattutto in mezzo al campo, là dove si raffina la manovra e si danno i tempi. La Juve di Ranieri tende provocatoriamente a produrre più gol che palle-gol. I lettori inorridiranno avendo ancora sullo stomaco la tripletta di Pellissier, ma proprio l’organizzazione difensiva incarna la specialità della casa. Vero, Chiellini e Mellberg sono stati bruciati sullo scatto, ma vogliamo parlare di chi avrebbe dovuto (almeno) disturbare il «lanciatore»?
Obiettivi
Terza al ritorno in A e oggi seconda, eliminata negli ottavi di Champions League dal Chelsea, semifinalista in Coppa Italia (andata, 2-1 per la Lazio; ritorno, 22 aprile a Torino): siamo in linea con i programmi e i pronostici (persino di Moggi). L’ultimo salto, però, è sempre il più complicato e pericoloso. Basta con i Tiago, gli Almiron (ci cascò pure il sottoscritto), i Poulsen, i Knezevic contesi al Toro, gli Andrade senza una riga, dicasi una, che tutelasse il club da possibili ricadute, stop alla lunga sfilza di parametri zero. Meno quantità, più qualità. Con un occhio al bilancio e l’altro alla storia.
Ancelotti: Chelsea, Milan: Allegri
Massimiliano Allegri al Milan? Ecco la novità, soprattutto se Carlo Ancelotti dovesse prendere la strada per Londra, destinazione Chelsea. Il tecnico del Cagliari, grande rivelazione della serie A, ha il via libera dal presidente rossoblù Cellino se dovesse cercarlo una grande.
Archivio del blog
-
▼
2009
(360)
- ► 07/19 - 07/26 (2)
- ► 07/05 - 07/12 (5)
- ► 06/28 - 07/05 (19)
- ► 06/21 - 06/28 (16)
- ► 06/14 - 06/21 (19)
- ► 06/07 - 06/14 (25)
- ► 05/31 - 06/07 (20)
- ► 05/24 - 05/31 (17)
- ► 05/17 - 05/24 (11)
- ► 05/10 - 05/17 (10)
- ► 05/03 - 05/10 (9)
- ► 04/26 - 05/03 (4)
- ► 04/19 - 04/26 (8)
- ► 04/12 - 04/19 (6)
- ► 04/05 - 04/12 (6)
- ► 03/29 - 04/05 (11)
- ► 03/22 - 03/29 (10)
- ► 03/15 - 03/22 (15)
- ► 03/08 - 03/15 (42)
- ► 03/01 - 03/08 (24)
- ► 02/22 - 03/01 (20)
- ► 02/15 - 02/22 (17)
- ► 02/08 - 02/15 (14)
- ► 02/01 - 02/08 (6)
- ► 01/25 - 02/01 (6)
- ► 01/18 - 01/25 (8)
- ► 01/11 - 01/18 (4)
- ► 01/04 - 01/11 (2)
-
►
2008
(84)
- ► 11/16 - 11/23 (1)
- ► 11/09 - 11/16 (3)
- ► 11/02 - 11/09 (3)
- ► 10/26 - 11/02 (7)
- ► 10/19 - 10/26 (4)
- ► 09/21 - 09/28 (2)
- ► 09/14 - 09/21 (1)
- ► 09/07 - 09/14 (1)
- ► 08/31 - 09/07 (2)
- ► 08/24 - 08/31 (5)
- ► 08/17 - 08/24 (5)
- ► 08/10 - 08/17 (5)
- ► 08/03 - 08/10 (1)
- ► 07/27 - 08/03 (6)
- ► 07/20 - 07/27 (7)
- ► 07/13 - 07/20 (11)
- ► 07/06 - 07/13 (10)
- ► 06/29 - 07/06 (10)
Tags
- Juventus (96)
- Inter (85)
- Milan (62)
- Napoli (42)
- Roma (38)
- Calciomercato (29)
- Mourinho (25)
- Real Madrid (25)
- Serie A (25)
- Chelsea (22)
- Il punto su... (21)
- Fiorentina (18)
- Ibrahimovic (18)
- Ancelotti (16)
- Champions League (16)
- Genoa (16)
- Torino (16)
- Kakà (14)
- Barcellona (13)
- Lazio (13)
- Ranieri (12)
- Diego (11)
- Pagelle (11)
- Rassegna stampa (11)
- Italia (10)
- La strega nel cuore (9)
- Manchester United (9)
- Marino (9)
- Moratti (9)
- Sampdoria (9)
- Udinese (9)
- Calcio (8)
- Lippi (8)
- Liverpool (8)
- Maicon (8)
- Spalletti (8)
- Trezeguet (8)
- Bologna (7)
- Cassano (7)
- Conte (7)
- Maldini (7)
- Nedved (7)
- Palermo (7)
- Benevento (6)
- D'Agostino (6)
- De Laurentis (6)
- Galliani (6)
- Serie B (6)
- Xabi Alonso (6)
- Arsenal (5)
- Bari (5)
- Berlusconi (5)
- Del Piero (5)
- Eto'o (5)
- Gasperini (5)
- Lavezzi (5)
- Parma (5)
- Prandelli (5)
- Ronaldinho (5)
- Amauri (4)
- Buffon (4)
- Cairo (4)
- Cannavaro (4)
- Donadoni (4)
- Drogba (4)
- Manchester City (4)
- Mancini (4)
- Mutu (4)
- Pirlo (4)
- Reja (4)
- Silva (4)
- Adriano (3)
- Allegri (3)
- Ballardini (3)
- Bayern Monaco (3)
- Benzema (3)
- Cagliari (3)
- Calendario (3)
- Cristiano Ronaldo (3)
- Ferrara (3)
- Giampaolo (3)
- Giovani (3)
- Huntelaar (3)
- Irlanda (3)
- Lampard (3)
- Milito (3)
- Nazionale (3)
- Pandev (3)
- Poulsen (3)
- Reggina (3)
- Santon (3)
- Siena (3)
- Tifosi (3)
- Vucinic (3)
- Zapata (3)
- Acquafresca (2)
- Adebayor (2)
- Aguero (2)
- Aquilani (2)
- Arbitri (2)
- Atalanta (2)
- Balotelli (2)
- Barreto (2)
- Beckham (2)
- Cobolli Gigli (2)
- Confederations cup (2)
- Coppa Italia (2)
- Coppa Uefa (2)
- Crespo (2)
- De Rossi (2)
- Di Natale (2)
- Empoli (2)
- Felipe Melo (2)
- Floccari (2)
- Florentino Perez (2)
- Galloppa (2)
- Giovinco (2)
- Hamsik (2)
- Lega (2)
- Leonardo (2)
- Lione (2)
- Messi (2)
- Mexes (2)
- Novellino (2)
- Pato (2)
- Quagliarella (2)
- Quaresma (2)
- Ribery (2)
- Rocchi (2)
- Shevchenko (2)
- Taddei (2)
- Tevez (2)
- Thiago Motta (2)
- Totti (2)
- Trapattoni (2)
- Uefa (2)
- Under 21 (2)
- Valencia (2)
- Villa (2)
- Zenga (2)
- Allenatori (1)
- Ambrosini (1)
- Appiah (1)
- Berbatov (1)
- Beretta (1)
- Bergomi (1)
- Blanc (1)
- Bordeaux (1)
- Borriello (1)
- Brasile (1)
- Cambiasso (1)
- Camolese (1)
- Camoranesi (1)
- Candido Cannavò (1)
- Carrizo (1)
- Cartellini (1)
- Casiraghi (1)
- Catania (1)
- Chievo (1)
- Chivu (1)
- Cigarini (1)
- Collina (1)
- Colonia (1)
- Comotto (1)
- Conti (1)
- Coppa Campioni (1)
- Corinthias (1)
- Corvino (1)
- Criscito (1)
- Crotone (1)
- Cruz (1)
- Curci (1)
- De Sanctis (1)
- Diarra (1)
- Donadel (1)
- Doni (1)
- Doping (1)
- Dossena (1)
- Douglas Costa (1)
- Drenthe (1)
- Dzemaili (1)
- Fabregas (1)
- Felice Natalino (1)
- Ferguson (1)
- Figueroa (1)
- Fiorillo (1)
- Flop (1)
- Foschi (1)
- Frey (1)
- G. Rossi (1)
- Gago (1)
- Gourcuff (1)
- Guardiola (1)
- Guberti (1)
- Iaquinta (1)
- Inghilterra (1)
- Intervista (1)
- Jimenez (1)
- Julio Cesar (1)
- L. Blanc (1)
- Lahm (1)
- Lanese (1)
- Lecce (1)
- Liga (1)
- Livorno (1)
- Mafia (1)
- Malouda (1)
- Mancini A. (1)
- Maradona (1)
- Marilungo (1)
- Mascherano (1)
- Matarrese (1)
- Matuzalem (1)
- Mihajlovic (1)
- Mister X (1)
- Moggi (1)
- Molinaro (1)
- Moretti (1)
- Moviola (1)
- Nakamura (1)
- Napoà (1)
- Nazionale olimpica (1)
- Pallone (1)
- Pancalli (1)
- Papadopulo (1)
- Pechino 2008 (1)
- Pennant (1)
- Pizarro (1)
- Platini (1)
- Podolski (1)
- Polizia (1)
- Porto (1)
- Pozzi (1)
- Premiership (1)
- Preziosi (1)
- Probabili formazioni (1)
- Prova TV (1)
- Rafa Benitez (1)
- Raiola (1)
- Razzismo (1)
- Reina (1)
- Repubblica (1)
- Robinho (1)
- Roma. Il Romanista (1)
- Roma. Milan (1)
- Ronaldo (1)
- Rosetti (1)
- Rosina (1)
- Rossi (1)
- Rubinho (1)
- Salernitana (1)
- Sandri (1)
- Savoia (1)
- Scudetto (1)
- Seedorf (1)
- Spaccarotella (1)
- Sporting Lisbona (1)
- Squalificati (1)
- Stadio (1)
- Stankovic (1)
- Stefano Borgonovo (1)
- Strega (1)
- Superlega (1)
- Tavano (1)
- Thiago Silva (1)
- Tiago (1)
- Toni (1)
- Top (1)
- Tuttomercatoweb.com (1)
- Ulivieri (1)
- Vargas (1)
- Video (1)
- Villareal (1)
- Werder Brema (1)
- Zamparini (1)
- Zarate (1)
- Zenit (1)
- Zhirkov (1)
- giallorossi (1)