Quello di ieri è stato un giorno importante. Il Napoli ha infatti ufficializzato l'acquisto di un pezzo da novanta come Quagliarella, un segnale forte che la società ha intenzione di muoversi con il piede giusto. In questi giorni, tra le altre cose, è attesa anche l'ufficializzazione di Cigarini e la netta impressione è che di certo non sarà finita qui. Anche altre zone del campo, infatti necessitano di rinforzi. L'ideale da perseguire sarà quello di privilegiare la qualità e l'esperienza. Oltre a giocatori dall'alto tasso tecnico, serviranno almeno un altro paio di elementi di conclamata bravura per riuscire a centrare una qualificazione europea che si pone come evidente obiettivo della società. È palese che i 20 milioni investiti per Quagliarella ed i 12 per Cigarini hanno lo scopo di esportare il marchio Napoli al di là dei confini, e difficilmente sarnno tollerati fallimenti in tal senso.
A fare da contraltare all'esaltazione per l'arrivo dei nuovi campioni, c'è però la sempre viva paura di perdere i gioielli già presenti al San Paolo. Ovviamente il caso più scottante riguarda Lavezzi. Il Pocho vuole rimanere al Napoli, nonostante la forte lettera di ieri sera, ma pretende al tempo stesso un contratto adeguato a quello che è il suo indiscutibile valore. Una cessione di Lavezzi rischierebbe di rendere vano l'entusiasmo scaturito dall'acquisto di Quagliarella. Ed il Napoli, a meno di nuove idee tattiche ben precise da parte del mister Donadoni, non può assolutamente prescindere dal suo giocatore di maggior talento. Un'idea sarebbe quella di affiancare un esterno come Palladino al centravanti appena acquistato dall'Udinese, anche se è evidente come l'imprevedibilità di Lavezzi si sposerebbe alla grande con il talento di Castellammare di Stabia.
Per quanto riguarda Hamsik, invece, sono meno preoccupato: credo che lo slovacco prolungherà sino al 2014, restare almeno un'altra stagione a Napoli è la soluzione migliore per tutti. In tal maniera, se il Napoli dovesse centrare l'Europa, Hamsik finirebbe con lo sposare a tempo indeterminato la causa partenopea, qualora il progetto dovesse invece fallire il centrocampista avrebbe la possibilità di partire verso altri lidi da giocatore fatto e finito.
Capitolo difesa. Il primo aspetto da discutere è quello relativo alla porta: Navarro ha dimostrato discrete qualità, accompagnate però da numerose incertezze dovute ad una scarsa scuola calcistica pregressa, oltre a una pericolosa tendenza alla vita notturna. Non credo che il Napoli possa rischiare in un ruolo tanto delicato, soprattutto considerando i tanti problemi fisici dell'ottimo Iezzo. Un portiere va dunque acquistato. Se si crede in Navarro una soluzione potrebbe essere quella di affiancargli un giovane di valore come Cassano del Piacenza, con il quale giocarsi il posto. Qualora l'argentino non dovesse essere considerato all'altezza, credo che la scelta dovrebbe invece ricadere su gente di indiscutibile spessore come Amelia, piuttosto che De Sanctis o Marchetti. Serve poi un esterno sinistro di ruolo, non si può continuare con l'adattamento di Mannini ad una corsia non sua, oltre al fatto che lo stesso Vitale ha palesato la necessità di dover ancora fare parecchia esperienza dopo un solo anno di massima serie.
A centrocampo servono centimetri, data la scarsa altezza della seconda linea azzurra. Asamoah sarebbe stato l'ideale, ma non mancano in giro per l'Europa altri calciatori con caratteristiche assimilabili a quelle del ghanese.
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