Che Napoli!

Pubblicato da Massimiliano Mogavero On 12:07

L’onda verde che muove dal San Paolo è un concentrato di talento, fantasia, genio e sregolatezza che a ra­gione scatena curiosità e comprensibil­mente induce ad allarmarsi: la meglio gioventù vestita d’azzurro è la sintesi d’un progetto che guarda lontano e che opziona un decennio dal basso della sua invidiabile età. Il Napoli che si lancia nel futuro è una baby- band che pro­mette emozioni forti per palati fini e la voglia matta di consegnarsi a questi ra­gazzi della via Pal garantisce continui­tà almeno sino al 2015 o su di lì. Piac­cia o no, i numeri hanno un’anima e infilandosi tra le pieghe dei certificati di nascita si svela la strate­gia a lunga gittata scelta da De Laurentiis, Marino e Donadoni per dar sfogo all’Idea: Morgan De San­ctis, il portiere del penta­partito dei rinforzi, farà fatica a sentirsi vecchio, ma i suoi 32 anni faranno rabbrividire Luigi Vitale, ventiduenne, e per tre mesi - rispetto ad Hamsik - il più giovane di que­st’ancora ipotetico forma­zione. La beatà gioventù è indiscutibile e il Napoli si lustra gli occhi e dà profitto anche alle scelte del passato, appena appena roso­late dal finale dell’ultima stagione: Gargano, che già pare un veterano, ne ha appena 25; Lavezzi, ch’è una star ­seppur bizzosa - è appena approdato al­le ventiquattro primavere, che profu­mano assai. Undici uomini che messi assieme sommano 277 anni e media di 25,18 da strappare la viva ammirazio­ne: il Napoli ha scelto di seguire il suo corso, di strutturarsi assumendo quali­tà tecnica ma senza appesantirsi ana­graficamente e dentro allora Quaglia­rella con i suoi 26 anni i suoi 68 gol da professionista, e regia a Cigarini 23 an­ni da professore e leader dell’Under di Casiraghi, e fascia destra a Zuniga, 23 anni e spavalderia. L’eccezione per confermar la regola si chiama Campa­gnaro, 29 anni e muscoli d’acciaio, un mastino per scuotere Santacroce, un po’ di saggezza per gestire tanta sfrena­ta esuberanza. Largo ai giovani, però....

LE TENTAZIONI - La calma, avendo prov­veduto ad allestire l’organico, è virtù per diventare forti, e il Napoli se la prenderà con calma, per cercare il bomber. Aspettare Pandev è un’idea, potrebbe aiutare a freddare i bollenti spiriti di Lotito; intanto, a margine, sondaggi per Obinna con l’Inter e con Ghezzi, procuratore di Cruz. Poi, De Ceglie: che potrà decidere senza fretta, ma dovrà farlo pur senza troppi indugi.

I SALUTI -  Zalayeta è az­zurro tenebre: compro­prietà rinnovata con la Juventus, però con l’ac­cordo di favorirne la ces­sione e poi dividere la cassa. A Delgado, procu­ratore del panterone, hanno telefonato dalla Spagna, dalla Germania e dagli Emirati Arabi, i più seducenti - per ovvi moti­vi - della terna. Il rinno­vamento a tutto campo non risparmia nessuno, manco German Denis, che a un anno dall’arrivo a Napoli ha già avuto sentore dell’aria che tira: per lui, offerte olandesi e, so­prattutto, quella dei russi del Rubin Kazan.

IL RE - L’orgoglio di Castellammare è in quelle quattro righe incise sulla tar­ga, che alle 18,30 di oggi, a palazzo di città, il sindaco Salvatore Vozza conse­gnerà al suo bomber: «A Fabio Quaglia­rella, esempio di dedizione e impegno per quei giovani che si avvicinano alla pratica sportiva, atleta stabiese ai ver­tici del calcio italiano, che saprà rega­lare ancora numerose soddisfazioni ai tantissimi tifosi e ai suoi concittadini» . Per il principe del gol, un’accoglienza da re.