L’onda verde che muove dal San Paolo è un concentrato di talento, fantasia, genio e sregolatezza che a ragione scatena curiosità e comprensibilmente induce ad allarmarsi: la meglio gioventù vestita d’azzurro è la sintesi d’un progetto che guarda lontano e che opziona un decennio dal basso della sua invidiabile età. Il Napoli che si lancia nel futuro è una baby- band che promette emozioni forti per palati fini e la voglia matta di consegnarsi a questi ragazzi della via Pal garantisce continuità almeno sino al 2015 o su di lì. Piaccia o no, i numeri hanno un’anima e infilandosi tra le pieghe dei certificati di nascita si svela la strategia a lunga gittata scelta da De Laurentiis, Marino e Donadoni per dar sfogo all’Idea: Morgan De Sanctis, il portiere del pentapartito dei rinforzi, farà fatica a sentirsi vecchio, ma i suoi 32 anni faranno rabbrividire Luigi Vitale, ventiduenne, e per tre mesi - rispetto ad Hamsik - il più giovane di quest’ancora ipotetico formazione. La beatà gioventù è indiscutibile e il Napoli si lustra gli occhi e dà profitto anche alle scelte del passato, appena appena rosolate dal finale dell’ultima stagione: Gargano, che già pare un veterano, ne ha appena 25; Lavezzi, ch’è una star seppur bizzosa - è appena approdato alle ventiquattro primavere, che profumano assai. Undici uomini che messi assieme sommano 277 anni e media di 25,18 da strappare la viva ammirazione: il Napoli ha scelto di seguire il suo corso, di strutturarsi assumendo qualità tecnica ma senza appesantirsi anagraficamente e dentro allora Quagliarella con i suoi 26 anni i suoi 68 gol da professionista, e regia a Cigarini 23 anni da professore e leader dell’Under di Casiraghi, e fascia destra a Zuniga, 23 anni e spavalderia. L’eccezione per confermar la regola si chiama Campagnaro, 29 anni e muscoli d’acciaio, un mastino per scuotere Santacroce, un po’ di saggezza per gestire tanta sfrenata esuberanza. Largo ai giovani, però....
LE TENTAZIONI - La calma, avendo provveduto ad allestire l’organico, è virtù per diventare forti, e il Napoli se la prenderà con calma, per cercare il bomber. Aspettare Pandev è un’idea, potrebbe aiutare a freddare i bollenti spiriti di Lotito; intanto, a margine, sondaggi per Obinna con l’Inter e con Ghezzi, procuratore di Cruz. Poi, De Ceglie: che potrà decidere senza fretta, ma dovrà farlo pur senza troppi indugi.
I SALUTI - Zalayeta è azzurro tenebre: comproprietà rinnovata con la Juventus, però con l’accordo di favorirne la cessione e poi dividere la cassa. A Delgado, procuratore del panterone, hanno telefonato dalla Spagna, dalla Germania e dagli Emirati Arabi, i più seducenti - per ovvi motivi - della terna. Il rinnovamento a tutto campo non risparmia nessuno, manco German Denis, che a un anno dall’arrivo a Napoli ha già avuto sentore dell’aria che tira: per lui, offerte olandesi e, soprattutto, quella dei russi del Rubin Kazan.
IL RE - L’orgoglio di Castellammare è in quelle quattro righe incise sulla targa, che alle 18,30 di oggi, a palazzo di città, il sindaco Salvatore Vozza consegnerà al suo bomber: «A Fabio Quagliarella, esempio di dedizione e impegno per quei giovani che si avvicinano alla pratica sportiva, atleta stabiese ai vertici del calcio italiano, che saprà regalare ancora numerose soddisfazioni ai tantissimi tifosi e ai suoi concittadini» . Per il principe del gol, un’accoglienza da re.
0 commenti