Busta numero uno: dimissioni. Busta numero due: esonero. Busta numero tre: rescissione consensuale del contratto. Non c’è nessun premio in palio, ma queste, oggi, sono le risposte possibili a un’eventuale domanda sul futuro di Luciano Spalletti sulla panchina della Roma, come da contratto peraltro, visto che c’è un accordo che lega l’allenatore toscano al club giallorossi sino al trenta giugno del 2011. Perché, comunque la si rigiri, alla luce dell’incredibile accelerazione dei fatti delle ultime settimane, oggi come oggi appare francamente impossibile che il matrimonio tra l’allenatore che ha ricostruito la Roma dalle macerie e la società possa continuare.
SOROS - L’ultimo atto del botta e risposta tra tecnico e società, è andato in scena domenica pomeriggio, nuova sala stampa dell’Olimpico, subito dopo la conclusione della partita con Chievo, cominciata e finita tra i fischi di una tifoseria al limite della sopportazione. «Tutti tirano in ballo i soldi... lo ha fatto anche la dottoressa Sensi con il comunicato dopo Firenze, se ci sono in ballo i soldi, li lascio, dal mio punto di vista questo problema non esiste... Lo scorso anno mi hanno anche detto di andare in conferenza stampa e dire che non c’era niente con Soros e poi fecero il comunicato in cui si sosteneva il contrario»: queste, in particolare la seconda, sono le dichiarazioni che alla proprietà non sono piaciute per niente, soprattutto quell’accenno alla vicenda Soros sarà impossibile o quasi da far dimenticare, è considerato quasi come un tradimento, considerando che sui comunicati dell’epoca la società è convinta di aver detto il contrario. Eppure, volendo rimanere ai comunicati, in particolare quello della dottoressa Sensi subito dopo la quaterna incassata sul campo della Fiorentina, nelle parole del presidente c’era stata, pur auspicando un ritorno allo Spalletti delle prime tre stagioni, un’esplicita conferma del tecnico. Conferma che pure ieri è trapelata da Trigoria. Anche se la sensazione, in questo momento, è quella di una società in attesa di dimissioni e un tecnico, al contrario, sempre in attesa, ma di essere messo alla porta. Chi farà il primo passo?
INCONTRO - Una risposta dovrebbe, potrebbe darcela l’incontro che, dicono, ci sarà questa settimana tra l’allenatore e la dottoressa Rosella Sensi. Spalletti lo ha posizionato alla fine della stagione, ma è probabile che venga anticipato, proprio alla luce degli ultimi fatti, compresi quelli di campo che ormai dicono Champions del prossimo anno impossibile, Europa League aggrappata alla speranza di una Roma in grado di fare la Roma nelle ultime quattro partite del campionato. Il tecnico, parole sue, ha detto chiaramente di essere pronto a lasciare i soldi che gli garantisce il suo contratto per le prossime due stagioni. Gli crediamo, semmai il problema da risolvere sarebbe quello dei contratti dei suoi collaboratori, i vice Marco Domenichini e Aurelio Andreazzoli, i preparatori Paolo Bertelli e Luca Franceschi, il preparatore dei portieri Adriano Bonaiuti, l’osservatore e non solo Daniele Baldini, stipendi che, sommati l’uno all’altro, fanno oltre un milione di euro lordo a stagione. Tutto, ma proprio tutto, potrebbe essere risolto dall’arrivo di un’offerta per Spalletti, offerta che per il momento non è arrivata. Ma potrebbe arrivare. Ieri, infatti, a Torino, sponda Juventus, con Claudio Ranieri travolto dagli ultimi risultati negativi, il nome di Spalletti come nuovo tecnico bianconero ha trovato sempre più riscontro. E, certo, se si dovesse materializzare, qualcosa potrebbe cambiare in maniera radicale. Se poi pure il Milan accelerasse sull’uomo di Certaldo, allora...
Fonte Corriere dello Sport
SOROS - L’ultimo atto del botta e risposta tra tecnico e società, è andato in scena domenica pomeriggio, nuova sala stampa dell’Olimpico, subito dopo la conclusione della partita con Chievo, cominciata e finita tra i fischi di una tifoseria al limite della sopportazione. «Tutti tirano in ballo i soldi... lo ha fatto anche la dottoressa Sensi con il comunicato dopo Firenze, se ci sono in ballo i soldi, li lascio, dal mio punto di vista questo problema non esiste... Lo scorso anno mi hanno anche detto di andare in conferenza stampa e dire che non c’era niente con Soros e poi fecero il comunicato in cui si sosteneva il contrario»: queste, in particolare la seconda, sono le dichiarazioni che alla proprietà non sono piaciute per niente, soprattutto quell’accenno alla vicenda Soros sarà impossibile o quasi da far dimenticare, è considerato quasi come un tradimento, considerando che sui comunicati dell’epoca la società è convinta di aver detto il contrario. Eppure, volendo rimanere ai comunicati, in particolare quello della dottoressa Sensi subito dopo la quaterna incassata sul campo della Fiorentina, nelle parole del presidente c’era stata, pur auspicando un ritorno allo Spalletti delle prime tre stagioni, un’esplicita conferma del tecnico. Conferma che pure ieri è trapelata da Trigoria. Anche se la sensazione, in questo momento, è quella di una società in attesa di dimissioni e un tecnico, al contrario, sempre in attesa, ma di essere messo alla porta. Chi farà il primo passo?
INCONTRO - Una risposta dovrebbe, potrebbe darcela l’incontro che, dicono, ci sarà questa settimana tra l’allenatore e la dottoressa Rosella Sensi. Spalletti lo ha posizionato alla fine della stagione, ma è probabile che venga anticipato, proprio alla luce degli ultimi fatti, compresi quelli di campo che ormai dicono Champions del prossimo anno impossibile, Europa League aggrappata alla speranza di una Roma in grado di fare la Roma nelle ultime quattro partite del campionato. Il tecnico, parole sue, ha detto chiaramente di essere pronto a lasciare i soldi che gli garantisce il suo contratto per le prossime due stagioni. Gli crediamo, semmai il problema da risolvere sarebbe quello dei contratti dei suoi collaboratori, i vice Marco Domenichini e Aurelio Andreazzoli, i preparatori Paolo Bertelli e Luca Franceschi, il preparatore dei portieri Adriano Bonaiuti, l’osservatore e non solo Daniele Baldini, stipendi che, sommati l’uno all’altro, fanno oltre un milione di euro lordo a stagione. Tutto, ma proprio tutto, potrebbe essere risolto dall’arrivo di un’offerta per Spalletti, offerta che per il momento non è arrivata. Ma potrebbe arrivare. Ieri, infatti, a Torino, sponda Juventus, con Claudio Ranieri travolto dagli ultimi risultati negativi, il nome di Spalletti come nuovo tecnico bianconero ha trovato sempre più riscontro. E, certo, se si dovesse materializzare, qualcosa potrebbe cambiare in maniera radicale. Se poi pure il Milan accelerasse sull’uomo di Certaldo, allora...
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