Roma, Spalletti lascia

Pubblicato da Massimiliano Mogavero On 10:37

Busta numero uno: di­missioni. Busta numero due: eso­nero. Busta numero tre: rescissio­ne consensuale del contratto. Non c’è nessun premio in palio, ma queste, oggi, sono le risposte pos­sibili a un’eventuale domanda sul futuro di Luciano Spalletti sulla panchina della Roma, come da contratto peraltro, visto che c’è un accordo che lega l’allenatore toscano al club giallorossi sino al trenta giugno del 2011. Perché, comunque la si rigiri, alla luce dell’incredibile accelerazione dei fatti delle ultime settimane, oggi co­me oggi appare francamente im­possibile che il ma­trimonio tra l’alle­natore che ha rico­struito la Roma dal­le macerie e la so­cietà possa conti­nuare.

SOROS - L’ultimo atto del botta e ri­sposta tra tecnico e società, è andato in scena domenica po­meriggio, nuova sa­la stampa del­l’Olimpico, subito dopo la conclusione della partita con Chievo, cominciata e finita tra i fischi di una tifoseria al limi­te della sopportazione. «Tutti tira­no in ballo i soldi... lo ha fatto an­che la dottoressa Sensi con il co­municato dopo Firenze, se ci sono in ballo i soldi, li lascio, dal mio punto di vista questo problema non esiste... Lo scorso anno mi hanno anche detto di andare in conferenza stampa e dire che non c’era niente con Soros e poi fece­ro il comunicato in cui si sostene­va il contrario»: queste, in parti­colare la seconda, sono le dichia­razioni che alla proprietà non so­no piaciute per niente, soprattut­to quell’accenno alla vicenda So­ros sarà impossibile o quasi da far dimenticare, è considerato quasi come un tradimento, consideran­do che sui comunicati dell’epoca la società è convinta di aver detto il contrario. Eppure, volendo ri­manere ai comunicati, in partico­lare quello della dottoressa Sensi subito dopo la quaterna incassata sul campo della Fiorentina, nelle parole del presidente c’era stata, pur auspicando un ritorno allo Spalletti delle prime tre stagioni, un’esplicita conferma del tecnico. Conferma che pure ieri è trapela­ta da Trigoria. Anche se la sensa­zione, in questo momento, è quel­la di una società in attesa di di­missioni e un tecnico, al contra­rio, sempre in attesa, ma di esse­re messo alla porta. Chi farà il primo passo?

INCONTRO - Una risposta dovreb­be, potrebbe darcela l’incontro che, dicono, ci sarà questa setti­mana tra l’allenatore e la dotto­ressa Rosella Sensi. Spalletti lo ha posizionato alla fine della stagione, ma è probabile che ven­ga anticipato, pro­prio alla luce degli ultimi fatti, com­presi quelli di cam­po che ormai dico­no Champions del prossimo anno im­possibile, Europa League aggrappata alla speranza di una Roma in grado di fare la Roma nelle ultime quattro par­tite del campionato. Il tecnico, parole sue, ha detto chia­ramente di essere pronto a lascia­re i soldi che gli garantisce il suo contratto per le prossime due sta­gioni. Gli crediamo, semmai il problema da risolvere sarebbe quello dei contratti dei suoi colla­boratori, i vice Marco Domenichi­ni e Aurelio Andreazzoli, i prepa­ratori Paolo Bertelli e Luca Fran­ceschi, il preparatore dei portieri Adriano Bonaiuti, l’osservatore e non solo Daniele Baldini, stipendi che, sommati l’uno all’altro, fanno oltre un milione di euro lordo a stagione. Tutto, ma proprio tutto, potrebbe essere risolto dall’arrivo di un’offerta per Spalletti, offerta che per il momento non è arriva­ta. Ma potrebbe arrivare. Ieri, in­fatti, a Torino, sponda Juventus, con Claudio Ranieri travolto dagli ultimi risultati negativi, il nome di Spalletti come nuovo tecnico bianconero ha trovato sempre più riscontro. E, certo, se si dovesse materializzare, qualcosa potreb­be cambiare in maniera radicale. Se poi pure il Milan accelerasse sull’uomo di Certaldo, allora...
Fonte Corriere dello Sport