Quando gli è stata prospettata l’ipotesi-Napoli, Daniele Conti non solo avrebbe sgranato gli occhi ma pare abbia raccolto l’invito anche con interesse e compiacimento. Tutto l’opposto di Floccari. Conti, pur legatissimo al Cagliari sul piano affettivo, aveva sognato fin da piccolo di giocare in due squadre soltanto: la Roma di papà Bruno, dove è cresciuto calcisticamente, ed il Napoli, appunto. Un giorno arrivò persino a chiedere al patron giallorosso Dino Viola: «Presidente, perchè non mi lascia andare al Napoli? Lì c’è Maradona, il mio mito» . Ed il Senatore gli mollò un paio di pizzicotti prima di baciarlo sulle guance. Di recente, poi, il regista che a Cagliari è diventato una bandiera dopo dieci anni di onorata militanza e circa trecento presenze tra A e B (266) non ha nascosto le sue simpatie per la formazione azzurra: «Giocare al San Paolo fa sempre un certo effetto. Ti dà una carica che non ritrovi in altri stadi», disse il 23 novembre scorso dopo aver obbligato il Napoli al primo pareggio casalingo della stagione, realizzando il gol del due a due in pieno recupero. Fu proprio lui ad interrompere una serie di successi interni che durava da sette mesi tra campionato e coppe. Conti ed il Napoli, il Napoli e Conti, un amore che parte da lontano, che prima o poi sarebbe dovuto sbocciare. Un segno del destino. Daniele ci ha provato anche con un paio di «dispetti»: la rete della vittoria-salvezza del Cagliari nello scorso campionato ed il bis al San Paolo sotto gli occhi dell’ex maestro Reja che festeggiava cento panchine in A. Recentissimo l’ammiccamento, l’esplosione del feeling, dopo averci provato con D’Agostino e finto un vago interessamento per Ledesma. Il Napoli aveva individuato in Daniele Conti l’elemento giusto per prendere in mano le redini del Napoli e portarlo verso traguardi ambiziosi. Personalità, carattere, mestiere e voglia di lasciare l’impronta in una grande piazza dopo aver fatto le fortune del Cagliari.
IL CONTRATTO - Conti, proprio a giugno scorso, respingendo le sirene del Bayern Monaco, del Celtic e del Palermo, decise di allungare il contratto con il Cagliari fino al 2011. Fu testimone papà Bruno di quel rinnovo di un connubio così felice e voluto da entrambi. Ma non prima di aver ricevuto rassicurazioni da Cellino che in caso di una chiamata importante si sarebbe trovata il modo per accontentare Daniele. La chiamata è arrivata. De Laurentiis e Marino sono decisi a metterlo a disposizione di Donadoni per il prossimo campionato. Ora resta da verificare le pretese di Cellino, che intanto ieri ha blindato i suoi gioielli: «Smentisco qualsiasi tipo di trattativa che riguardi Daniele Conti o altri elementi della rosa. Nessun tesserato del Cagliari è in vendita. L'unico giocatore che lascerà la squadra il 30 giugno 2009 sarà Acquafresca».
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