Non è stata la partita perfetta che aveva invocato Pasquale Marino, ma c'è mancato davvero poco. L'Udinese esce dalla Coppa Uefa dopo una prova gagliarda, con occasioni da gol a ripetizione e gol da cineteca: il premio, gradito quanto magro rispetto all'impegno profuso, è il sostegno continuo (a tratti assordante) del pubblico friulano. Decisivi gli episodi e ancora una volta il brasiliano Diego. Non si era allenato, a lungo un suo forfait era parso scontato; invece Diego ha giocato, per tutti i novanta minuti e la sua presenza si è rivelata decisiva.
AVVIO DA GRANDE - Quando c'è da recuperare un risultato negativo è necessario segnare subito, per non cadere nella frustrazione: al quarto d'ora la saetta di Inler dimostra che il miracolo è possibile. Non si arresta la pressione bianconera ma un erroraccio di Zapata apre la strada a Diego per l'1-1; due minuti dopo, però, Quagliarella si fa perdonare i troppi pallonetti sbagliati all'andata e brucia Wiese in uscita. Galvanizzato dalla rete, il bomber di Castellammare di Stabia inventa un altro colpo dei suoi: una sua girata acrobatica dal limite rovescia il risultato dell'andata.
UN'ALTRA PARTITA - A inizio ripresa si riparte da zero: l'Udinese riparte a testa bassa e sfiora il gol ancora con Quagliarella ma a passare è ancora il Werder. Al quarto d'ora la traversa dice di no a Hugo Almeida ma sulla respinta c'è il solito Diego per la zuccata vincente, quella che vale la semifinale. Un palo colpito da Asamoah da fuori area precede l'assegnazione (generosa) di un rigore agli ospiti: Handanovic ci mette del suo e respinge la conclusione di Diego ma sul successivo corner non può nulla sulla deviazione sotto misura di Pizarro.
BIANCONERI SEMPRE IN GARA - Pur ormai fuori dal discorso qualificazione, l'Udinese spende ogni singola goccia di sudore per portare a casa almeno la vittoria parziale: Quagliarella è trascinante in campo ma è il finalizzatore di una squadra che stasera ha dato tutto il meglio del suo repertorio. Il palo di Domizzi in pieno recupero sottolinea ancora la sfortuna dei bianconeri che, non dimentichiamolo, hanno sfiorato l'impresa pur senza la stella Totò Di Natale. Il 3-3, però, non si schioderà più. L'applauso del Friuli forse vale quanto una semifinale ma contro l'Amburgo ci andrà il Werder Brema.
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