Finisce in pareggio l’atteso match tra Italia e Irlanda, guidata da Giovanni Trapattoni. Partita subito in salita per gli azzurri che, già al 3’, rimangono in dieci a causa dell’espulsione, apparsa eccessiva, di Giampaolo Pazzini reo, a detta dell’arbitro Starke, di aver colpito volontariamente con una gomitata O’Shea.
Lippi si vede costretto ad effettuare alcune modifiche: si passa al 4-4-1 con Pepe a fare l’esterno destro e Brighi a sinistra, Iaquinta resta l’unica punta. Nonostante l’inferiorità numerica, gli azzurri riescono a portarsi in vantaggio grazie ad un’illuminazione di Pirlo che serve in profondità l’accorrente Grosso: il cross basso di quest’ultimo è raccolto da Iaquinta che non ha nessuna difficoltà a depositare la palla in rete, andando a firmare l’uno a zero. Il Trap capisce che è il momento di osare ed inserisce una punta Folan, andando ad arretrare la posizione di Robbie Keane che va ad agire da trequartista. Il pallino del gioco passa in mano agli irlandesi che, forti del vantaggio numerico, si spingono alla disperata ricerca di un pareggio. L’unica occasione, però, è una bordata da fuori dell’ottimo Hunt, respinta prontamente da Buffon.
Nella ripresa Lippi decide di rinunciare a Pirlo, cercando di dare maggior sostanza al centrocampo con l’ingresso di Palombo. La mossa non porta gli effetti sperati, visto che la squadra del Trap continua a macinare gioco, anche se la difesa azzurra sembra reggere abbastanza bene. Il secondo tempo prosegue sulla falsariga del primo, con gli irlandesi a spingere e l’Italia che cerca di reggere l’urto della spinta britannica, provando anche a colpire in contropiede. Quando la partita sembra avviarsi verso una felice conclusione, ecco che arriva la doccia fredda: lancio di Given, sponda di Nolan, palla in area a Keane che non perdona e trafigge Buffon. 1 a 1! L’Irlanda cerca anche la vittoria, creando qualche altro pericolo, ma sarebbe stato veramente troppo!
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