Grande appuntamento ieri sera al Chiambretti Night: ospite d'eccezione Josè Mourinho. Appare tranquillo il tecnico portoghese. Chiambretti, con il suo consueto stile, ha provato a mettere sotto torchio Mourinho, ma Josè è stato capace di ribattere colpo su colpo: "Parli proprio come in televisione, uguale - dice Chiambretti - e questa è una operazione simpatia in casa del Milan (Mediaset. Ndr)". Il tecnico portoghese tiene botta rispondendo che "Noi abbiamo Inter Channel con 45 mila abbonati". Chiambretti non si perde d'animo e continua affermando che l'allenatore è "la copia bella di Simoni ma lui ha vinto una Coppa Uefa e tu 'zero titulì ancora". "Non è vero - risponde l'allnatore interista - perché ho vinto la Supercoppa".
Almeno un centinaio di persone ha atteso l'arrivo fuori dagli studi di Italia 1 di Mourinho. ''Tutto esaurito'' anche lo studio dove, oltre a 25 giornalisti italiani e stranieri, c'era anche Fulvio Collovati, già campione del Mondo con l'Italia nel 1982, e il giornalista Tiziano Crudeli, volto noto per i tifosi rossoneri, imbavagliato. "Chiedo scusa - ha esordito Piero Chiambretti - ma lei deve stare muto come un pesce". Mourinho accenna a Maicon "Giocherà l'ultima partita di campionato", quindi replica a Chiambretti che incalza (''E' il primo allenatore ad essere più figo dei calciatori"). ''No, non è vero e gli allenatori devono solo vincere le partite e non essere fighi. Certo, voi conoscete Josè che sta in panchina per 90' durante le partite e in quei 90' non si scherza e poi dopo la partita ho un' altra gara con la stampa".
Chiambretti ha chiesto anche se l'allentore fosse juventino dopo le dure parole pronunciate nello spogliatoio di Bergamo. "Io sono Mourinista - spiega l'allenatore - e da quando sono all'Inter sono il più grande interista. Io sono un trascinatore e alcune volte bisogna essere duri nello spogliatoio".
Capitolo campagna cqauisti e lancio giovani: "Su Quaresma ho sbagliato, forse. Ma di Santon che dici?". Quindi Roberto Mancini, il predecessore. "Mancini il giorno dopo che è uscito dalla Champions ha detto che si dimetteva mentre io ho detto che volevo convocata una riunione per capire cosa era necessario per vincere. Credo che questa sia la differenza". Questa la risposta del portoghese dopo che è stato fatto vedere il video in cui Mancini, rispondendo ad una domanda di Daria Bignardi, si diceva "obbligato per contratto ad un eventuale richiamo sulla panchina dell'Inter". Mourinho ha anche difeso la finale di Champions League a Roma. "E' giusto che resti a Roma".
"Il mio sogno è vincere i tre campionati più importanti: ho vinto in Inghilterra con il Chelsea e farò di tutto per vincere in Italia. Poi quando finirà il mio rapporto con l'Inter vorrei vincere anche in Spagna". Infine, la gestione di Adriano. "Credo che abbia subito influenze negative ed è lui che da solo deve capire e deve arrivare a conclusioni sulla sua vita e sulla sua carriera. Capisco che sono ragazzi - prosegue Mourinho - ma sono professionisti e devono pensarci a questo. Lo vedrò venerdì quando tornerà". E su chi stila la formazione nella sua squadra, Mourinho risponde così:"La mia formazione la faccio io e al massimo mi aiutano i miei collaboratori che non sono assunti solo per portare il sacco con i palloni durante gli allenamenti'
Grazie Chiambretti perché da oggi, forse, Mourinho sarà un pò più simpatico a tutti, visto che è apparso come una persona normale, umile (quando ha ammesso di aver sbagliato su Quaresma), sempre sincero e schietto, ma mai banale.
Almeno un centinaio di persone ha atteso l'arrivo fuori dagli studi di Italia 1 di Mourinho. ''Tutto esaurito'' anche lo studio dove, oltre a 25 giornalisti italiani e stranieri, c'era anche Fulvio Collovati, già campione del Mondo con l'Italia nel 1982, e il giornalista Tiziano Crudeli, volto noto per i tifosi rossoneri, imbavagliato. "Chiedo scusa - ha esordito Piero Chiambretti - ma lei deve stare muto come un pesce". Mourinho accenna a Maicon "Giocherà l'ultima partita di campionato", quindi replica a Chiambretti che incalza (''E' il primo allenatore ad essere più figo dei calciatori"). ''No, non è vero e gli allenatori devono solo vincere le partite e non essere fighi. Certo, voi conoscete Josè che sta in panchina per 90' durante le partite e in quei 90' non si scherza e poi dopo la partita ho un' altra gara con la stampa".
Chiambretti ha chiesto anche se l'allentore fosse juventino dopo le dure parole pronunciate nello spogliatoio di Bergamo. "Io sono Mourinista - spiega l'allenatore - e da quando sono all'Inter sono il più grande interista. Io sono un trascinatore e alcune volte bisogna essere duri nello spogliatoio".
Capitolo campagna cqauisti e lancio giovani: "Su Quaresma ho sbagliato, forse. Ma di Santon che dici?". Quindi Roberto Mancini, il predecessore. "Mancini il giorno dopo che è uscito dalla Champions ha detto che si dimetteva mentre io ho detto che volevo convocata una riunione per capire cosa era necessario per vincere. Credo che questa sia la differenza". Questa la risposta del portoghese dopo che è stato fatto vedere il video in cui Mancini, rispondendo ad una domanda di Daria Bignardi, si diceva "obbligato per contratto ad un eventuale richiamo sulla panchina dell'Inter". Mourinho ha anche difeso la finale di Champions League a Roma. "E' giusto che resti a Roma".
"Il mio sogno è vincere i tre campionati più importanti: ho vinto in Inghilterra con il Chelsea e farò di tutto per vincere in Italia. Poi quando finirà il mio rapporto con l'Inter vorrei vincere anche in Spagna". Infine, la gestione di Adriano. "Credo che abbia subito influenze negative ed è lui che da solo deve capire e deve arrivare a conclusioni sulla sua vita e sulla sua carriera. Capisco che sono ragazzi - prosegue Mourinho - ma sono professionisti e devono pensarci a questo. Lo vedrò venerdì quando tornerà". E su chi stila la formazione nella sua squadra, Mourinho risponde così:"La mia formazione la faccio io e al massimo mi aiutano i miei collaboratori che non sono assunti solo per portare il sacco con i palloni durante gli allenamenti'
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