Lippi chiude a Cassano

Pubblicato da Massimiliano Mogavero On 10:30


Marcello Lippi non ha alcuna intenzione di aprire le porte della nazionale ad Antonio Cassano. In un' intervista concessa a Sky Sport il Ct azzurro ha spiegato la sua decisione per motivi "psico-tecnici". Una spiegazione che sembrerebbe spegnere ogni speranza al talento barese malgrado Lippi gli conceda ancora un piccolo spiraglio: "Cassano deve continuare a giocare come sa. Poi, quando io farò le scelte, se per caso non ci sarà, non deve pensare assolutamente che io abbia qualche motivo particolare nè con lui, nè con nessuno. Sono semplicemente convinzioni mie psico-tecniche", ha ribadito.

NO A TROPPI ORIUNDI - In azzurro, invece, potrebbero presto sbarcare Amauri e Thiago Motta anche se Lippi per ora glissa: "Quando Amauri avrà il doppio passaporto, vedremo. Motta si è già proposto, dicendosi disponibile a giocare con noi. Così come lo hanno fatto Ledesma e Taddei. Fa piacere anche se deve essere chiaro che non vogliamo fare una nazionale di oriundi. Ci sono tanti buoni giocatori in Italia".

TOTTI, ADDIO DEFINITIVO - Uno di questi è sicuramente Francesco Totti il cui capitolo in azzurro non sembra però destinato a riaprirsi: "Ha abbandonato, gli è costato tanto, bisogna rispettare la sua scelta", dice Lippi. "Lui - prosegue - ha detto che se un giorno ci fosse bisogno tornerebbe. Abbiamo un rapporto talmente bello si renderebbe disponibile. Questa è una cosa che mi ha fatto molto piacere però non credo proprio che succederà".

ASPETTANDO GATTUSO - L'Italia si prepara alla Confederations Cup, in programma a giugno in Sudafrica. "Andrà il gruppo che ha lavorato negli ultimi mesi. Spero, ovviamente, di recuperare qualche giocatore che ultimamente ha partecipato poco come Camoranesi e Gattuso", dice Lippi. Il centrocampista del Milan sta recuperando da un grave infortunio: "Se lui giocherà qualche partita nel mese di maggio, perché no? Magari non potrà giocare tutte le partite ma l'esperienza di Gattuso nel gruppo sarà importante lo stesso".

MIX TRA GIOVANI E CAMPIONI - L'obiettivo di Lippi, ovviamente, è presentarsi con una squadra competitiva ai Mondiali del 2010. "La ricostruzione passa attraverso 2 anni nei quali dobbiamo cercare di fare ovviamente la cosa più importante", dice riferendosi alla qualificazione da centrare. "Siamo messi abbastanza bene ma dovremo lottare e ce la dovremo sudare", aggiunge riferendosi alla classifica del Gruppo 8 che gli azzurri guidano con 2 punti di vantaggio sull'Eire di Giovanni Trapattoni. L'ossatura della squadra sarà sempre costituita dai campioni del mondo del 2006: "Piano piano stiamo ricostruendo qualcosa, tenendo conto anche della carta d'identità di qualche giocatore straordinario di Germania 2006: bisogna stare molto attenti a lasciarli troppo precocemente per strada, bisogna accompagnarli, loro devono capire qual è il loro ruolo", dice il ct. "I veterani possono essere importantissimi in questo periodo e magari capire che tra un anno possono maturare i giovani".

MACHEDA PUO' ATTENDERE - E a proposito di giovani anche a Lippi non è sfuggito l' esordio eclatante del giovane Federico Macheda con la maglia del Manchester United: 2 gol in 2 spezzoni di partita. "Macheda è già in un elenco di giovani che sono andati a giocare all'estero e che seguirò con attenzione", dice il CT. "Certo è che non è che se uno fa una partita e un gol deve essere subito convocato in nazionale...". Come dire per ora aspetterà. Poi magari farà la sua bella trafila passando per l' U. 21 di Casiraghi. Un' opinione che non convince i bookmaker inglesi che reputano piuttosto probabile che il talento romano vada ai Mondiali. Tant'è vero che lo offrono appena a 2,65.

INTER, SCUDETTO MERITATO - Non c'è più quota, invece, per lo scudetto 2009 all' Inter. E anche Marcello Lippi incorona definitivamente i nerazzurri: " L'Inter ha ampiamente meritato lo scudetto". sottolinea. "Sono 3 stagioni che è la squadra più forte in Italia. L'anno scorso gli ha tenuto testa solo la Roma. In questi anni la società nerazzurra ha costruito una squadra importante e forte. Mourinho ha fatto rendere la squadra in maniera sufficiente per vincere il campionato, come ha fatto anche Mancini nelle stagioni precedenti. Invece a livello internazionale gli manca ancora qualcosa. Probabilmente una cavalcata importante che gli faccia raggiungere l'autostima sufficiente", conclude.