Juve, Spalletti per Ranieri?

Pubblicato da Massimiliano Mogavero On 14:26

La Juventus è piena di dubbi e i dubbi scatenano pensieri e i pensieri suggeriscono idee e tra le idee fioriscono nomi: l'ultimo è Luciano Spalletti, il possibile successore di Claudio Ranieri sulla panchina juventina. L'inattesa piega che ha preso la stagione bianconera, oramai declinante verso un "normale" secondo posto (e sarebbe la migliore delle ipotesi), sta tormentando il club bianconero a ogni livello. Le certezze maturate durante l'inverno, quando i dirigenti erano convinti di avere per le mani una squadra già ampiamente competitiva e bisognosa solamente di un grande rinforzo (che con ogni probabilità sarà Diego) e di qualche lieve correzione, si stanno sbriciolando di fronte ai gol che incassa la difesa, all'involuzione nel gioco, ai punti lasciati per strada e al rendimento scadente di molti giocatori, soprattutto quelli dal nome più celebre.

Ha dubbi Ranieri, che per la verità aveva sempre avvertito la necessità di irrobustire sensibilmente un gruppo di cui, anche nel momenti migliori, aveva tracciato i limiti oggettivi. Fino a qualche settimana fa, però, aveva in pugno una situazione che adesso gli sta invece sfuggendo di mano: schemi, modulo e preparazione delle partite restano gli stessi, eppure la squadra non applica più le indicazioni del tecnico con lo stessa giudiziosa attenzione di prima. Il terzo gol incassato a Marassi è emblematico, con la linea difensiva piazzata a centrocampo: "Mi chiedo perché, io non avevo detto di salire", rimuginava sabato sera il tecnico di fronte all'involuzione di una squadra peggiorata con il ritorno degli ex convalescenti. Quando le scelte erano ridotte, le cose funzionavano meglio: "Abbiamo perso l'assetto".

Ha dubbi la società, unita nell'analisi del problema ma divisa nella ricerca della soluzione. C'è chi ha perplessità sui veterani, al punto che ormai nessuno - non Buffon, non Camoranesi non Trezeguet- è più considerato incedibile. Anzi. Ma sono sempre più numerosi i punti negativi rovesciati addosso a Ranieri che, nonostante il lavoro eccellente svolto in condizioni di oggettiva difficoltà, a questo punto rischia di giocarsi il posto in Coppa Italia, l'ultimo obiettivo rimasto a portata di mano. Il 22 aprile ci sarà la semifinale di ritorno con la Lazio (che a Roma vinse 2-1): un'eliminazione sarebbe fatale al tecnico, giù indebolito - almeno agli occhi della squadra - dall'inopportuna cena organizzata la settimana scorsa tra Blanc e Lippi, l'uomo del 2010, se non come tecnico almeno come dirigente. Ma se l'annata continuasse sulla falsariga delle ultime due settimane, a Ranieri non verrebbe consentito di rispettare il contratto in scadenza tra quattordici mesi. Di sicuro, in società hanno già cominciato a ragionare su eventuali alternative per non farsi trovare impreparati, almeno stavolta, di fronte alla necessità di un cambiamento non preventivato ed è così che si arrivati a Spalletti: piace da molto tempo, anche a Torino si sono accorti del logorìo del suo rapporto con la Roma e sulla sua figura, almeno su quella, ci sarebbe identità di vedute. Dissentirebbe solo Ranieri, a quel punto.

Fonte La Repubblica