Siamo rimasti "scottati" l'ultima estate dal ciclone Mourinho. Tanti saluti a Roberto Mancini per cadere ai piedi del fascino portoghese. Lo spunto nasce proprio dalle parole del Mancio, venerdì sera alla partita-evento per Borgonovo. In diretta televisiva, su Sportitalia, l'ex tecnico dell'Inter si è sbilanciato: "A luglio torno". E qui inizia il bello. Dove? Ha già firmato per qualcuno? Tra quanto rescinderà con l'Inter? E se lo farà, vorrà dire che ha già in mano un altro contratto? Sarà un'altra estate bella calda, perché, se come dice Galliani, soldi ce ne sono pochi, ad infiammare il mercato ci pensano gli allenatori. Una breve panoramica sulle panchine di serie A e serie B; qualche proposta arriva anche dalla C1 (ci scusi Ragionier Macalli se la continuiamo a chiamare così, ma non riusciamo a star dietro a tutti i suoi cambiamenti e sbalzi di umore).
Si parla tanto del Milan: quest'anno cambia! Non ci scommetterei più di 3 euro, ma se dovesse farlo il nome per il futuro potrebbe essere quello di Davide Ballardini del Palermo. Tecnico capace tatticamente, ottimo gestore del gruppo con il vantaggio di conoscere molto bene l'ambiente rossonero; arriva da Milanello con un passato nelle giovanili. Sugli stranieri meglio non puntare, conviene azzardare con chi ha ancora "fame". Sarà un cambio scontato, se non immediato ma di prospettiva, quello della Juventus. I tifosi bianconeri non digeriscono la gestione Ranieri. In parte hanno ragione (poco condivisibili alcune decisioni avallate lo scorso mercato dal mister), in parte hanno torto (i risultati sono comunque sotto gli occhi di tutti). Antonio Conte Juve-style. Sfumata l'ipotesi Napoli, per l'attuale tecnico del Bari, il ritorno alla Juventus rappresenterebbe il sogno di una carriera; preparato ed umile, ma soprattutto molto testardo. Quello che serve in questo momento alla vecchia Signora per rinascere. Non subito però. A Conte è consigliato un primo anno di serie A: preferibilmente con il suo Bari. Lasciarsi a giugno sarebbe un errore per entrambi. Meritano il salto di qualità Allegri (Cagliari), Zenga (Catania) e Mazzarri (Sampdoria), nonostante i risultati poco brillanti di quest'anno in blucerchiato. Tornando alla Juventus: considerata la scontata permanenza di Prandelli a Firenze, una valida alternativa immediata a Ranieri potrebbe essere rappresentata da Gianpiero Gasperini. Non ci "azzannino" a Genova. A Torino lo vogliono, i tifosi bianconeri lo hanno votato in massa ad un sondaggio di Tuttojuve.com. Napoli ha già cambiato. Resta discutibile la decisione di De Laurentiis di puntare in corsa su Donadoni, poco esperto in materia di club. E' giunto al capolinea il rapporto tra Delio Rossi e la Lazio, non si meravigli nessuno se a fine anno Lotito tornasse a cercare Leo Acori; difficilmente resterà a Livorno. Comunque vada. La Lazio il sogno di una vita. In Serie B, oltre ai già citati Conte ed Acori, meriterebbero una seconda opportunità Brucato (esonerato a Mantova, ma i fatti hanno dimostrato che le colpe erano altrui), Apolloni, sorpresa a Modena nonostante la pesante sconfitta di ieri, Madonna dell'Albinoleffe e Foscarini del Cittadella. Le garanzie portano il nome di Somma, Maran e Mandorlini. Una delusione: Gregucci. Le scommesse da non ripetere: Baldini, Castori, Incocciati e Chiarenza. Per la B dell'anno prossimo due consigli arrivano dalla C1: Notaristefano del Novara e Bisoli del Cesena. Nonostante l'ottimo campionato disputato fino a questo punto a Gallipoli, non ce la sentiamo di consigliare il Principe Giannini. Chissà, un giorno potremmo cambiere idea e gli restituiremmo il trono.
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