A meno di dieci partite dalla fine di questo campionato, oggi il tema principale non ha come contesto la classifica, lo scudetto o cose del genere, ma le convocazioni di Marcello Lippi.
Fra sabato e mercoledi prossimi ci giocheremo una buona fetta di qualificazione al mondiale del 2010 dove andremo (ammesso e non concesso che il pass arrivi) per difendere il titolo conquistato nel 2006 magicamente in quel di Berlino.
Marcello Lippi tiene la sua attenzione a 359,9 gradi sul mondo calcistico in ricerca di quegli elementi che possano costituire quel famoso "gruppo" che tanto importante è stato in piena calciopoli 3 anni fa, e la dimostrazione che tutti coloro che meritano un'occasione saranno prima o poi accontentati dall'ex coach della Juventus sono i vari Motta, Bocchetti, Foggia e Pazzini, grandi protagonisti di questa stagione, ma di certo non nomi da grido. Non è stato un errore parlare di 359,9 gradi, manca quel 0,1 che nessuno può mai capire come possa essere ignorato da Lippi: Antonio Cassano avrà cambiato nazionalità? Non si spiega altrimenti la non convocazione di uno degli assoluti protagonisti del mondo calcistico italiano degli ultimi mesi, un ragazzo che settimana dopo settimana regala perle su perle sia con assist che con gol, ma anche sacrificandosi e giocando con la squadra. Stiam parlando di un ragazzo che sta riuscendo nell'impresa di far segnare a ripetizione un attaccante come Pazzini che in carriera non aveva praticamente quasi mai trovato la porta con la continuità che ha acquisito giocando di fianco a FantAntonio. E Lippi di ciò si è reso sicuramente conto, Pazzini appunto in questa lista c'è!
E' un mistero come sia presente Pepe, onestissimo attaccante di una buonissima Udinese, che magari fra due estati ci farà vincere il quinto titolo mondiale, ma che di certo ha un potenziale che a confronto con quello di chi non figura fra i convocati, impallidisce.
Potremmo parlare delle "originali" scelte di De Sanctis (per fare due nomi: Curci e Sereni che hanno di meno? In ogni caso non è il terzo portiere che fa fare il salto di qualità al gruppo) e Montolivo (è troppo offensivo che la sua stagione è da farsi grasse risate?), e di quella di lasciare fuori Floccari, uno dei migliori attaccanti italiani degli ultimi due anni, ma c'è già tante carne al fuoco, meglio magari concentrare l'attenzione su quanto già detto.
O le scelte di Lippi ci stupiranno in positivo, o le polemiche saranno più di quelle legate a tali decisioni.
Tali convocazioni sono arrivate dopo un turno di campionato in cui Inter e Juventus continuano a volare, la prima lanciata verso il secondo..ops, terzo...altra disattenzione..quarto scudetto consecutivo, la seconda verso una anticipata qualificazione in Champions per la prossima stagione. Ibrahimovic dimostra ancora una volta a tutti la sua forza nei confini italiani, peccato che non renda in Europa neanche al 25% di quanto faccia da noi. E sempre in ottica Inter, un altro mistero continua a non trovare risposta: Maradona perchè non convoca Cambiasso?
Gli uomini di Ranieri hanno conquistato una vittoria facile facile all'Olimpico di Roma contro i vice-campioni d'Italia, una sorta di tristissimo, naturalmente è un "titolo" che nulla conta, ma emblematico passaggio di consegne: i Totti's boys incassano le quattro sberle e vedono scappare via Genoa e Fiorentina nella volata all'ultimo posto disponibile per la Champions League, quello dalla porta secondaria e scomoda dei preliminari estivi. Il Milan da tutto ciò resta ancora abbastanza lontano, dopo il pareggio di Napoli il distacco è ancora rassicurante.
La sostanziosa zona centrale del gruppone vive di sbalzi d'umore da una settimana all'altra. Oggi ancor più depressa troviamo la Lazio, il Palermo ritorna a far visita allo stesso psicologo, mentre il Cagliari ritorna a sognare qualcosa di comunque proibitivo.
I capitolini perdono anche a Catania dopo il capitombolo interno di 7 giorni fa, e non basta pensare che il migliore in campo sia stato Bizzarri, portiere dei siciliani. Rossi non ne azzecca una: giocano Pandev e Zarate e per far gol deve inserire Rocchi; gioca Rocchi con uno dei due e i suoi non trovano la via del gol, e per di più Pandev si mette anche a sbagliare l'ennesimo rigore a favore. Fa strano pensare che 15 giorni fa Lotito e compagnia avevano accennato alla speranza di qualificarsi per l'Europa di Serie A.
Altra zona indecifribile ad oggi è quella salvezza, zona dalla quale il Chievo si allontana sempre più. Il risorto Pellissier si è ricordato di essere l'uomo in più dei suoi, pur non segnando il gol decisivo, inventa e fa segnare gli altri. Luciano si ricorda di essere Eriberto (ricordi romantici di un Chievo di "delneriana memoria"), e allora a Campedelli torna immediatamente il sorriso.
Sorriso che sullo Stretto di Messina sponda calabra nessuno ha di certo: le scoppole prese dalla Reggina fanno perdere ancor più fiducia, sempre se ci fosse ancora qualche inguaribile ottimista disposto a farsi del male da solo pensando che la salvezza sia ancora possibile. E qui è grossa la speranza di prendere un bel granchio con quanto appena scritto, anche se comunque sperare che ciò accada grazie a, per dire, Brienza e Barillà è praticamente utopia.
Il Lecce non muore, il Torino è moribondo, il Bologna non riesce a scappare via: verosimilmente saranno due fra queste a far compagnia alla Reggina nella B della prossima stagione.
Il pensiero della buonanotte per Mannini e Possanzini: l'ingiustizia è cancellata, è bello per tutti rivedervi abili e arruolabili dopo la tremenda ingiustizia subita per quell'assurdo ritardo di anni fa!
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