Le pagelle della 28ª giornata di serie A, la nona del girone di ritorno.
CHIEVO 9 - Chi l'avrebbe mai detto? Il Chievo è primo nelle nostre pagelle, perché stravince 3-0 sul campo della Lazio reduce da tre successi consecutivi. Dopo 16 giornate era in coda a 4 punti dal Lecce quart'ultimo. Adesso per la prima volta sarebbe salvo, grazie al doppio sorpasso su Bologna e Torino, terz'ultimo staccato a meno 3. Complimenti a Di Carlo che ci ha sempre creduto.
JUVENTUS 8 - Si dimostra un potentissimo 4x4 che ribalta con 4 gol lo 0-1 contro il Bologna a fine primo tempo. L'Inter rimane a +7, ma Ranieri scopre il miglior Giovinco della stagione, ritrova i gol di Del Piero su azione e applaude una ripresa di impressionante ferocia agonistica. Mancano tanti giocatori, ma quelli che ci sono hanno ancora benzina nel serbatoio per inseguire lo scudetto.
MILAN 8 - Segna subito su rigore, poi travolge il Siena che aveva incassato un gol meno dei rossoneri. E con la doppietta di Inzaghi, arrivato a 300 gol, e di Pato, a quota 14 senza rigori, il Milan raggiunge l'Inter, almeno nel maggior numero di reti segnate: 51. Ma la vittoria che rinforza il terzo posto, quasi inattaccabile, è pagata a carissimo prezzo, perché Ancelotti perde Abbiati per il finale di campionato.
PALERMO 7,5 - Rifila 5 gol al Lecce, anche se ne incassa 2, ma soprattutto dimostra di volare con la forza del gioco ritrovato e così scavalca Cagliari e Lazio, proiettandosi nella scia della Roma per sognare un posticino in Europa.
ATALANTA 7 - Tre sconfitte consecutive erano troppe e dopo un primo tempo d'attesa Floccari festeggia con una splendida doppietta il suo ritorno in campo contro il Torino. La dimostrazione che lui e Doni sono indispensabili.
GENOA 7 - Mezzo voto in più, come bonus, perché alla fine della giornata si trova al quarto posto e per quello che ha fatto fin qui è la squadra che lo merita di più. A Cagliari, però, malgrado giochi in superiorità numerica per più di un tempo segna soltanto nel finale con Olivera e il migliore in campo non è Milito, ma il portiere Rubinho che salva il prezioso 1-0.
CAGLIARI 6,5 - Si trova ingiustamente in 10 per l'espulsione di Cossu, eppure proprio in difficoltà gioca meglio e meriterebbe il pareggio, ripetutamente sfiorato nel finale. Anche se non è più il Cagliari divertente di qualche giornata fa.
FIORENTINA 6,5 - Gioca più e meglio dell'Inter, sfiorando per prima il gol. Giocare bene, però, non basta se poi non si conclude e la colpa, grave, della Fiorentina è proprio questa. Anche se continuando a giocare così, può sperare di riacciuffare il quarto posto.
INTER 6,5 - Apre e chiude la partita con il solito Ibrahimovic che torna grande in campionato, segnando la doppietta che lo porta a quota 17, solo alle spalle del capocannoniere Di Vaio. Ma il 2-0 è bugiardo, perché soffre troppo la Fiorentina, salvata dalle grandi parate di Julio Cesar, a conferma delle difficoltà a creare gioco.
REGGINA 6,5 - Sfiora la vittoria andando in vantaggio con Corradi, poi pasticcia in difesa regalando il pareggio al Napoli. Ma la squadra è viva, sfiora il successo nel finale e quindi può ancora giocarsi le ultime carte di salvezza.
ROMA 6,5 - Sempre in emergenza, annaspa, soffre, ma non affonda nemmeno quando si trova in inferiorità numerica per l'espulsione di Motta. Acciuffa il 2-2 su rigore con Baptista che pareggia la doppietta di Pazzini, poi è salvata nel finale dalle parate di Doni.
SAMPDORIA 6,5 - Cassano crea, Pazzini segna. E con la sua doppietta sono sette i gol in sette partite di campionato. Poi sfiora anche la tripletta confermando di essere diventato l'uomo più importante della Sampdoria.
UDINESE 6,5 - La nostra unica ambasciatrice in Europa soffre all'inizio contro il Catania, ma trova le energie per arrivare al pareggio. Merito dei cambi di Marino e del bel gol di Quagliarella, appena entrato. E nel finale soltanto il palo nega la rete del successo a Floro Flores.
CATANIA 6 - Ringrazia Mascara bravo a inventare un altro gran gol da 35 metri, che farà il giro del mondo su tutte le tv. Alla distanza, però, concede troppo spazio all'Udinese che ne approfitta e così alla fine il pareggio è un bel mattoncino-regalo per la costruzione della salvezza.
NAPOLI 5,5 - La vittoria rimane un oggetto smarrito nella prima giornata di gennaio e non basta l'arrivo di Donadoni al posto di Reja per ritrovarla. Anzi, il Napoli soffre molto, troppo, sul campo della cenerentola Reggina. Pareggia il gol iniziale di Corradi con Lavezzi, bravo a sfruttare un regalo del portiere Puggioni, poi rischia ancora alla fine e quindi il pareggio è un punticino da non buttare via.
BOLOGNA 5,5 - Il voto è la media tra il 7 del bel primo tempo chiuso meritatamente in vantaggio sul campo della Juventus e il 4 della orrenda ripresa in cui incassa 4 gol. E così il Bologna si risveglia con la peggior difesa (47), scavalcato dal Chievo, con appena 2 punti di vantaggio sul Torino terz'ultimo.
SIENA 5 - E pensare che prima di affrontarlo aveva incassato meno gol del Milan. In serie A non ne aveva mai subiti 5, ma anche se può sembrare paradossale impegna a lungo i rossoneri prima di arrendersi al festival di Inzaghi e Pato.
TORINO 5 - Regge e illude fino all'intervallo, poi crolla sul campo dell'Atalanta confermando di essere la squadra con il peggior rendimento fuori casa (appena 6 punti) l'unica a non avere mai vinto. E se non si rialza nemmeno con Novellino, vuol dire che la situazione è preoccupante.
LECCE 4 - Come volevasi dimostrare, la colpa non era di Beretta. Con il nuovo allenatore, De Canio, il Lecce sprofonda a Palermo sepolto da cinque gol regalati dalla solita disastrosa difesa. E così Tiribocchi segna una doppietta splendida ma inutile, perché la serie B si avvicina pericolosamente.
LAZIO 3 - Tre come i gol incassati in casa dal Chievo, dopo 3 vittorie consecutive. Il modo peggiore per onorare la memoria dell'ex presidente Longo. Un nuovo campanello d'allarme per una squadra disattenta in difesa che soffre di alti e bassi e farà bene a concentrarsi sulla coppa Italia per entrare in Europa.
Fonte Alberto Cerruti
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