A guardare i numeri e la realtà dei fatti emersi da questi ottavi di Champions, si dovrebbe parlare di un bilancio pessimo per le italiane: 3 squadre eliminate su 3. A guardare le prestazioni delle nostre connazionali emerge, però, tutt'altro bilancio e tutt'altre conclusioni: le squadre inglesi hanno passato il turno, ma da qui a dire che lo hanno fatto con merito ce ne passa.
Già dall'analisi del confronto tra Juventus e Chelsea si è notato come la sorte sia stata abbastanza benevola con i londinesi: all'andata i bianconeri avrebbero meritato il pareggio, mentre nella partita di ritorno hanno avuto il bandolo della matassa per novanta minuti, nonostante le assenze importanti di Legrottaglie, Sissoko, Camoranesi e Marchionni e l'abbandono immediato di Nedved. Nel totale delle due partite i Blues hanno creato pochissime occasioni, riuscendo a realizzare 3 gol più per demeriti difensivi degli juventini che per meriti propri.
Diversi i contenuti dei match tra Inter e Manchester, ma il succo non cambia: se è vero che a San Siro i Red Devils avrebbero meritato di vincere, è altrettanto vero che gli stessi questa sera non hanno certamente disputato la partita perfetta, concedendo ai nerazzurri svariate occasioni da gol, non sfruttate a dovere.
Ancora più bruciante, se possibile, l'uscita di scena della Roma. I giallorossi sono arrivati a questo doppio confronto con una squadra a pezzi fisicamente per via delle numerose assenze: vedi i vari Mexes, De Rossi, Cicinho, Juan infortunato dopo pochi minuti. Nonostante tutto, però, la squadra di Spalletti era riuscita a raddrizzare le sorti dell'incontro, sbagliando anche una clamorosa occasione con Baptista per chiudere il conto e portare avanti il discorso qualificazione. Poi sono arrivati i rigori: si sa, sono una lotteria, però qualcuno dica a Vucinic che non è quello il modo di calciarli!
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