Ora sì che si può pensare al Manchester United. Vinta la partita di Bologna, conservato il vantaggio su Juve e Milan, rilasciato il più classicio dei sospiri di sollievo per le condizioni di Ibrahimovic, Mourinho parla della sfida ai Red Devils senza limiti. "Voglio che i miei giocatori abbiano grande piacere di giocare la partita con il Manchester United, senza paura di uscire agli ottavi. Io ho grandissima fiducia di farcela. Sono una squadra molto pericolosa sulle palle inattive, mi aspetto una grandissima partita".
Il portoghese ha parlato subito dopo la vittoria (2-1) a Bologna, che ha messo un'altra pietra sulle speranze delle inseguitrici. "Ci mancano tanti punti per considerarci al sicuro - ammonisce Mou - è ancora troppo presto. Stasera abbiamo battuto un avversario molto difficile, difensivamente organizzato, che segna sempre il suo gol, che ha carattere, con un'aggressività e voglia di vincere che sono la faccia del suo allenatore".
Parlando dei singoli, Mourinho assolve Muntari, schierato dietro le punte e non molto brillante ("sapevo che non era la sua vera posizione, ma ha fatto il suo lavoro ed era importante fare questa gestione del centrocampo, un tempo lui e uno Stankovic") mentre per quanto riguarda Julio Cesar, decisivo con la sua parata nel finale su Di Vaio, solo tanti complimenti: "Ha dormito per 75 minuti, per 75 minuti non ha toccato palla, poi si è svegliato quando Stankovic quasi faceva un gol fantastico nella sua porta e poi ha fatto quella grande parata su Di Vaio. Il portiere di una grande squadra deve essere così, ha una parata da fare in 90 minuti e quando la fa regala punti". Decisivo è stato anche Balotelli. "Era in panchina, era un'opzione e ho deciso di fare entrare lui - racconta Mourinho -, Mario ha risposto bene, è entrato con voglia, ha segnato, ha lavorato difensivamente, mi piace quando un giocatore capisce la strada che deve percorrere". E con un Ibrahimovic "impressionante, fantastico", l'Inter adesso può concentrarsi sul Manchester United, perché il discorso torna sempre lì, alla Champions.
"Non voglio che i miei giocatori si sentano sotto pressione, voglio che giochino questa partita con grande piacere e la prima cosa che dirò domani loro è che ho grandissima fiducia sul fatto che possiamo farcela - dice il portoghese -. Conosco il Manchester dal 2004, è la miglior squadra al mondo a giocare in contropiede, uccide il suo avversario in transizione, ha Berbatov che ha qualità tecniche fantastiche e poi Ronaldo, Rooney, Tevez o Park che fanno la differenza dando profondità, velocità, ci vorrà una grandissima concentrazione".
Mourinho chiede l'aiuto del pubblico perché "se sappiamo che all'Old Trafford giocheremo contro 12, il Manchester a San Siro deve giocare contro 12". Una grande sfida che arriva nel momento giusto per l'Inter, che forse dovrà fare a meno del solo Samuel infortunato. "Ci presentiamo in una forma fisica e psicologica forte - conclude - e tatticamente sappiamo cosa dobbiamo fare in campo. Mi aspetto una grandissima partita, voglio che il mondo sia felice di guardare questa sfida in tv".
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