Napoli scatenato

Pubblicato da Massimiliano Mogavero On 12:03


Prendi uno, chiedi tre: perché lì, in quella gioielle­ria, c’è talento vero, costoso, ma autentico. Napoli- Udine è la rot­ta del giorno, il sentiero della fe­licità battuto da Aurelio De Lau­rentiis e da Pierpaolo Marino per imprimere una svolta decisa al progetto, per ar­ricchire d’ulteriore materia grigia un’ossatura incri­natasi in quattro terribili, inconcepi­bili mesi, però pun­tellata qua e là di esuberanza, vitalità e piedi buoni. Napo­li- Udine è l’asse in­torno al quale muo­ve il mercato ed è un caveau nel quale andare a pescare a piene mani, sapen­do di cogliere co­munque gioiellini a diciotto carati. Na­poli chiama Udine e lo rifà dopo aver ottenuto Fabio Quagliarel­la, sedici milioni di euro e l’altrà metà di Domizzi, prima di se­dersi di nuovo intorno al tavolo e lanciarla lì, senza bluffare, ma aspettando, come al tavolo di poker, eventuali rilanci: ma Di Natale ( 32) si vende? E Zapata ( 23) è accessibile? E’ comincia­ta mica per gioco ed è rimasta lì, sul panno verde, aspettando mosse e contromosse, ma a car­te scoperte, con un bel pacco di euro da quantificare e scambi da verificare.

TRATTIAMO - Di Natale e Zapa­ta rappresentano il nuovo che avanza nelle strategie d’un mer­cato che il Napoli ha deciso di griffare, verniciandolo d’azzur­ro, e procedendo con mosse son­tuose per l’allestimento della squadra. Di Natale è il partner ideale di Fabio Quagliarella, il genio imprevedibi­le da abbinare al bomber ma da af­fiaccare anche a Lavezzi, riemerso dalle brume d’un intrigo internazio­nale e ricondotto dagli eventi verso il san Paolo; e poi c’è Zapata, colombia­no, il difensore di spessore reclamato da Donadoni e indi­viduato a fari spen­ti da Marino. Di­scussione avviata in presenza di un book di calciatori da offrire come parziale contro­partita e che comprende Santa­croce e Mannini, in aggiunta ai danari.

TOTO’ E ZAPATA - Di Natale è l’oggetto del desiderio di Pier­paolo Marino, Di Natale è una delle prime scommesse in Na­zionale di Roberto Donadoni, Di Natale è l’estro allo stato puro per accelerare e facilitare il de­collo, Di Natale è considerato il calcio da offrire al san Paolo a intregazione di quanto già pos­seduto; e Zapata è fisicità, è il futuro, è un irrobustimento del settore difensivo, l’unico inne­sto d’un reparto apprezzato dal tecnico e che può avere in San­tacroce un elemento destinato all’addio, avendo l’italo- brasi­liano anche altrove estimatori. Napoli e Udinese sono semplice­mente ai preliminari di una vi­cenda che ha bisogno di tempo, molto tempo, ma che i connotati dell’autentico ( doppio) colpo d’un mercato sfavillante.