Parole, parole, parole. Quanto chiacchierano, le nostre auguste rappresentanti in Champions League. Basta una scintilla, un qualsiasi pretesto, uno dei tanti orrori arbitrali del nostro campionato e si scatena il caos. E parte l'orgia, il sabba. Polemiche, accuse, veleni e livori. Inter, Juventus e Roma: l'una contro l'altra armate. Allenatori contro allenatori, giocatori contro giocatori, poi d'improvviso tutti insieme alleati: ma solo se si tratta di attaccare quei cattivacci della stampa sportiva. Tante parole, ma purtroppo (per loro) ben pochi fatti. Perché oltre alle chiacchiere, poi bisogna dar conto in campo. E lì, almeno a giudicare l'ultimo periodo, c'è poco da stare allegri. L'andata degli ottavi di Champions League ha già scavato un solco tra noi e le inglesi: due sconfitte per 1-0 di Juve e Roma, un faticosissimo 0-0 per l'Inter. In vista del ritorno della prossima settimana, la situazione non sembra affatto migliorata, anzi: Chelsea, Arsenal e Manchester United volano, le nostre precipitano. Almeno a giudicare l'ultimo periodo, la situazione delle italiane rispetto alle loro avversarie inglesi è drammatica. Ma non seria. Inter 4 - Le ultime tre partite hanno alzato la soglia di allarme ai massimi livelli nell'era-Mourinho. Tre batoste sul piano del gioco, tre lezioni di tattica, di tecnica e di aggressività. Le hanno impartite Manchester United, Roma e Sampdoria. Mai vista l'Inter così in soggezione contro un avversario. La buona sorte e Julio Cesar contro il Manchester, il carattere e l'arbitro Rizzoli contro la Roma hanno salvato l'Inter dalla disfatta. Nulla da fare invece contro la Sampdoria. Risultato: sei gol incassati nelle ultime due partite (e almeno quattro poteva segnarne il Manchester se Ronaldo e gli altri avessero avuto la mira più felice). Per giunta, si è fermato Ibrahimovic, da cui l'Inter dipende come un neonato dalla mamma. Presagi foschi, foschissimi. Sabato per giunta c'è un terribile Genoa-Inter, prima della partita dell'anno, mercoledì prossimo, a Old Trafford, dove bisogna difendere lo 0-0 dell'andata contro la squadra più forte del mondo...
Juventus 5 - La caduta a Stamford Bridge, il golletto di Marchisio per superare il peggior Napoli della stagione, poi il crollo nel secondo tempo della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio: anche l'ultima Juve non ha rubato l'occhio, diciamo così. Il gioco si è fatto ancor più farraginoso, gli spunti offensivi latitano, la difesa a Roma ha ballato assai. Manca come l'acqua Del Piero, il cui stato di forma si è improvvisamente appannato e proprio nel momento decisivo della stagione: finora era stato lui, con i suoi calci piazzati e con il suo carisma, a tenere la Juve in linea di galleggiamento. Senza di lui è tutto più difficile. La speranza bianconera è che il rientrante Trezeguet trovi subito la gamba, perché in Champions i suoi gol serviranno. Ma prima di Juve-Chelsea di martedì (0-1 l'andata) c'è un derby da giocare. Novellino ha già detto che per una vittoria è pronto a rinunciare a due mesi di stipendio.
Roma 5,5 - L'impennata d'orgoglio di San Siro, con quel meraviglioso primo tempo prima di una ripresa più in soggezione, ma comunque discretamente giocata, sono un segnale positivo che forse ha dato un po' di carica all'ambiente. Però non bisogna dimenticare che la gara in casa dell'Arsenal (0-1 il finale) è stata orrenda e che gli errori dei Gunners sotto porta hanno reso meno amara la sconfitta. E che Francesco Totti continua a trascinarsi piccoli e grandi acciacchi che ne pregiudicano il rendimento, quando non gli impediscono di scendere in campo come a Milano. E se anche la squadra sta ritrovando pian piano il filo del gioco, non bisogna dimenticare che nel ritorno di mercoledì contro l'Arsenal mancheranno uomini fondamentali: De Rossi, il più importante di tutti, sarà squalificato.
Manchester 8 - E' in un momento di forma straordinario. L'unico incidente di percorso dell'ultimo periodo è stato proprio lo 0-0 di Milano, dove i Red Devils non sono riusciti a concretizzare la loro schiacciante supremazia. Poi hanno vinto la Coppa di Lega ai rigori contro il Tottenham dopo un'altra partita dominata e mercoledì hanno regolato senza problemi il Newcastle in campionato. Rooney è tornato a giocare e a segnare, la difesa è caduta ma solo dopo oltre 1300 minuti di imbattibilità.
Chelsea 7 - La cura-Hiddink si fa sentire, la squadra sta ritrovando pian piano sicurezza nei propri mezzi e impermeabilità difensiva. Tra sabato e mercoledì sono arrivate altre due vittorie in campionato, entrambe per 1-0. E a Portsmouth Didier Drogba ha stampato un gol dei suoi, destro al volo e palla nell'angolo, potente e imprendibile. Mago-Hiddink ottiene sempre quello che vuole. La Juve è avvertita.
Arsenal 6,5 - Bendtner, il mangiagol della partita contro la Roma, ne ha piazzati due nella porta del West Bromwich Albion, martedì scorso. Dopo un periodo difficile, sembra che l'Arsenal si stia ritrovando e ora è tornato a inquadrare il quarto posto in classifica, che è a tre punti di distanza. L'innesto di Arshavin per ora è faticoso, ma il russo è un giocatore vero e prima o poi si inserirà, anche se in Champions non è utilizzabile. Però c'è la sensazione che anche l'Arsenal, nel momento più delicato della stagione, stia crescendo in maniera preoccupante (per la Roma). Sarà dura per i giallorossi all'Olimpico, anche se non ci saranno Fabregas e Adebayor.
Fonte Andrea Sorrentino
Chelsea 7 - La cura-Hiddink si fa sentire, la squadra sta ritrovando pian piano sicurezza nei propri mezzi e impermeabilità difensiva. Tra sabato e mercoledì sono arrivate altre due vittorie in campionato, entrambe per 1-0. E a Portsmouth Didier Drogba ha stampato un gol dei suoi, destro al volo e palla nell'angolo, potente e imprendibile. Mago-Hiddink ottiene sempre quello che vuole. La Juve è avvertita.
Arsenal 6,5 - Bendtner, il mangiagol della partita contro la Roma, ne ha piazzati due nella porta del West Bromwich Albion, martedì scorso. Dopo un periodo difficile, sembra che l'Arsenal si stia ritrovando e ora è tornato a inquadrare il quarto posto in classifica, che è a tre punti di distanza. L'innesto di Arshavin per ora è faticoso, ma il russo è un giocatore vero e prima o poi si inserirà, anche se in Champions non è utilizzabile. Però c'è la sensazione che anche l'Arsenal, nel momento più delicato della stagione, stia crescendo in maniera preoccupante (per la Roma). Sarà dura per i giallorossi all'Olimpico, anche se non ci saranno Fabregas e Adebayor.
0 commenti