Iniziano oggi i quarti di finale di coppa Italia. Il piatto forte della serata è Inter-Roma, la finale delle ultime quattro edizioni. I nerazzurri arrivano a questa sfida non al meglio e con la tensione alta. E’ vero, a Bergamo mancava Samuel, “il muro” della difesa interista, ma la pesante sconfitta in campionato subita in casa dell’Atalanta potrebbe nascondere qualcosa di più: nella migliore delle ipotesi un segnale d'allarme in un momento comunque non cruciale della stagione; nella peggiore la prova che questa corazzata non è più tale se Ibrahimovic non gira. Emblematica è stata proprio la partita contro il Genoa, valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Entrato al 77’ del secondo tempo sul risultato di 1-1, il genio svedese ha cambiato la partita portando la sua squadra a vincere ai supplementari.
CAMBI PUNITIVI – Lasciato lo spogliatoio, ieri Mourinho ha mantenuto alta la tensione. E la rabbia. Il tecnico portoghese è deciso a rivoluzionare la squadra: “Questa sconfitta non dobbiamo dimenticarla e cambierò qualcosa. State certi, alcuni usciranno perchè con me è così: chi non risponde, non gioca. Può essere il momento giusto per degli avvicendamenti. Turn over motivato, non tanto per fare”. I maggiori indiziati alla panchina nella partita contro la Roma sono Cordoba, Burdisso e Maxwell, disastrosi contro l’Atalanta.
DIFESA - Il pacchetto arretrato, orfano all’ultimo dell’influenzato Samuel, è finito nell’occhio del ciclone. “Difensivamente siamo stati un disastro – ha detto Mourinho -, la colpa è anche mia che non ho saputo trasmettere il giusto atteggiamento”. Giusto atteggiamento che l’allenatore nerazzurro vuole rivedere già mercoledì, segno che a questa Coppa Italia ci tiene parecchio: "Se c'é uno a cui piacciono le partite secche quello sono io - assicura -. Ho vinto tutte le coppe in Portogallo e in Inghilterra e voglio anche questa. Non capisco perché la Coppa Italia abbia poco appeal per il pubblico, ma io farò di tutto per cambiare il modo di guardare a questa competizione".
Fonte romanews (modificato parzialmente da Massimiliano Mogavero)
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