Ibrahimovic e Maicon rimarranno all’Inter. Prima le parole del presidente Massimo Moratti, ieri quelle del consulente di mercato Gabriele Oriali che, dopo un colloquio con il numero uno nerazzurro, a Sky ha dato l’annuncio che i tifosi interisti aspettavano da tempo: «Per Ibra e Maicon - ha iniziato - non credo ci siano problemi particolari: le cose si sono sistemate con il tempo e di fatto i giocatori sono molto contenti di rimanere da noi. Ci auguriamo che possano contribuire al raggiungimento di obiettivi importanti. Lo svedese penso che domenica salirà sull’aereo diretto in America mentre il brasiliano, insieme a Julio Cesar, si aggregherà direttamente a Boston». Sembra la parola fine a una telenovela che ha tenuto con il fiato sospeso il popolo interista finora. Ma se per l’attaccante le certezze sono maggiori, e lui le ha confermate dando mandato di concludere per agosto i lavori della sua casa sul lago di Como ( gli impianti elettrici sono curati dalla stessa ditta che sta "trasformando" la Pinetina), per Maicon qualche dubbio in più esiste. Il Real Madrid non è ancora sparito, mentre il Manchester City è tornato alla carica con un'offerta ricchissima ( 30 milioni più Elano). Dal manager del giocatore, Antonio Caliendo, ha però ricevuto la stessa risposta di qualche settimana fa ovvero un garbato "no, il ragazzo non andrà al City". La proposta degli arabi rischia solo di trasformarsi in un boomerang per l’Inter che entro la fine della settimana incontrerà Caliendo. Moratti ha detto che non ci saranno ritocchi del contratto, ma è probabile che un accordo per il « riconoscimento » richiesto dal terzino sia trovato attraverso un suo maggior utilizzo nelle campagne pubblicitarie con tanto di indennizzo economico.
CHELSEA - Eccoci alla trattativa Deco Carvalho. Ieri l’emissario nerazzurro presente a Londra ha avuto un contatto con il Chelsea e ha ricevuto la conferma che l’operazione è complicata perché Abramovich per i due ha fatto lievitare la richiesta fino a 20 milioni. Troppi per due over 30. «Mourinho li conosce molto bene ed è convinto che possano fare bene all’Inter, ma la trattativa è ferma perché certe condizioni per noi sono improponibili. Vedremo se si sbloccherà più avanti, ma al momento non esistono i presupposti per discutere del trasferimento. Un intermediario a Londra? Il presidente e io non lo abbiamo inviato. Mi auguro che nessuno lo abbia mandato perché l’Inter non ne ha bisogno visto che trattiamo con il Chelsea direttamente». Poi sulla rosa: «Per ora rimaniamo così e tutti i giocatori sotto contratto partiranno per l’America. In un secondo momento vedremo se sarà possibile cedere coloro che non rientrano più nei nostri piani tecnici e incamerare così dei soldi».
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