"Di quale giocatore della Juventus abbiamo paura noi tifosi del Chelsea? Di nessuno. Sono vecchi. Trezeguet, Del Piero. E poi in difesa abbiamo Terry". Roberto indossa la maglia del Chelsea, è a seduto a un tavolo in Piazza San Carlo, a godersi un bel sole, con altri tifosi inglesi dei Blues - colorito bianco, ventri prominenti e immancabile birra davanti -, ma ha un nome italiano. Perchè? Mistero subito svelato. Quando domandiamo in inglese ci risponde "parlo italiano, sono di Londra, ma mia mamma ha origini parmigiane, e mio padre di Frosinone". E ci racconta la trasferta dei supporter della City a Torino. "Siamo tanti, allo stadio dovremmo essere circa 2.000. Siamo arrivati ieri, in maggior parte. Torino, ma anche Genova e Milano. Passiamo il turno noi".
BLUES - Il turno è l’ottavo di finale di Champions, perchè stasera alle 20.45 c’è Juventus-Chelsea, ritorno dell’1-0 per Drogba e compagni della sfida di Stamford Bridge di due settimane fa. E sì, i tifosi del Chelsea arrivano anche da Milano. In treno in mattinata abbiamo incrociato Ashley (come Cole, il terzino sinistro di Hiddink), ragazzone londinese con addosso la polo d’ordinanza, in viaggio con papà e zio. Ieri hanno "fatto shopping e visitato San Siro". I tifosi inglesi non hanno invece individuato l’albergo ospite. Là davanti non c’è nessuno, il pullman bianco della squadra è parcheggiato di lato, sotto copertura: per intravedere il gagliardetto Chelsea Fc devi passarci ad un metro.
BIANCONERI - Oggi i fan del Chelsea saranno nel settore ospite di un Olimpico stracolmo, dove i colori stradominanti saranno il bianco e il nero. Quelli della Vecchia Signora. Quelli ha cui ha inneggiato ieri Del Piero, il capitano di mille battaglie, quando ha chiamato con orgoglio a raccolta i suoi tifosi. Appello recepito. Perchè il pomeriggio di Torino è calibrato su Juve-Chelsea. A Piazza Castello già dalle 14 si vendono le sciarpe celebrative della partita. 5 euro. Lo Juventus Store, a due passi, in via Garibaldi, è preso d’assalto. C’è la fila fuori per entrare. E in giro di sciarpe bianconere se ne contano molte più del solito, prima di una partita in notturna, nonostante il clima primaverile, da gelati e gite di turisti. C’è la Juve nei discorsi dei passanti, dei curiosi che si chiedono cosa succeda, nei tifosi accampati davanti all’albergo bianconero che ospita la squadra. Rintanata. Con il solito pullman nero in bella vista. C’è la Juve nei cori da stadio che ogni tanto partono spontanei, c’è la Juve nell’attesa di un qualunque movimento dalla lussuosa hall. "Si è visto nessuno? Ancora no" - dicono -. Ancora per poco, però. Perchè alle 20.45 si gioca. Perchè a quell’ora la Juve si giocherà il più prestigioso obiettivo stagionale. Perchè sarà notte da impresa o di delusione. Nessuna via di mezzo.
SCHIERAMENTI - In difesa la linea a 4 della Juve l’ha fatta il medico. Legrottaglie e De Ceglie sono k.o. Davanti a Buffon giocheranno da destra Grygera-Mellberg-Chiellini-Molinaro. A centrocampo Marchisio è favorito su Poulsen per far coppia con Tiago, mentre con Nedved inamovibile a sinistra, sull’altra fascia Salihamidzic sembra precedere di un’incollatura Iaquinta. Davanti Trezeguet-Del Piero. La formazione del Chelsea sembra ugualmente fatta per nove undicesimi. Cech tra i pali, Bosingwa e Cole esterni, in mezzo Terry e uno tra Alex e Carvalho (in recupero, ma non al meglio), in mediana Mikel a coprire le spalle a Ballack e Lampard, davanti Drogba in mezzo e Kalou a destra, con Malouda favorito su Anelka (recuperato, ma non al meglio). Una wild card per entrambe: la Juve in panca ha un Amauri da buttare dentro alla bisogna, il Chelsea un ritrovato Essien
Fonte La Gazzetta dello Sport
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